Ci ha lasciati all’età di 67 anni, nel sonno, mentre riposava in una camera di hotel non lontano dal set del suo ultimo film, intitolato “Dangerous Waters”, attualmente ancora in fase di riprese nella Repubblica Dominicana. Non sono al momento note le cause del decesso.
Attore poliedrico, intenso, versatile, carismatico, è stato in grado di interpretare magistralmente ruoli drammatici e tormentati ed altrettanto magistralmente ruoli comici e carichi di leggerezza, spaziando tra i generi cinematografici più disparati con istrionicità e lasciando un segno indelebile nella storia del cinema.
Ray Liotta, nato a Newark nel New Jersey nel 1954, è deceduto lo scorso giovedì 26 Maggio per cause non ancora note, mentre riposava nella camera da letto del suo hotel, durante una pausa delle riprese in corso del film “Dangerous Waters”, attualmente in fase di produzione nella Repubblica Dominicana.
Una carriera iniziata per puro caso, a seguito di un diverbio con l’allenatore della squadra di basket del Liceo che portò alla sua espulsione dal team e dunque all’interessamento da parte dell’insegnante di recitazione che gli domandò di essere coinvolto nella produzione teatrale della commedia romantica “Sunday in New York”.
Poi gli studi di recitazione all’Università di Miami, il trasferimento a New York e l’inizio della notorietà televisiva attraverso la soap opera statunitense “Another World” (in Italia intitolata “Destini”) creata da Irna Phillips e William J. Bell e trasmessa dalla NBC.
Per poi giungere al grande schermo di Hollywood e ad una serie cospicua di successi internazionali, tanto al botteghino quanto secondo la critica, entrati a pieno diritto nella storia del cinema mondiale.
“L’obiettivo è di interpretare quanti più generi cinamatografici possibili”, aveva dichiarato Ray Liotta alla rivista “Long Island Weekly” nel 2018. E la sua carriera è un esempio di versatilità ed istrionicità uniche ed eccellenti: dal personaggio etereo del leggendario “Shoeless” Joe Jackson nel film “L’uomo dei sogni”, diretto da Phil Alden Robinson nel 1989, al gangster Henry Hill di “Quei bravi ragazzi”, diretto nel 1990 da Martin Scorsese e divenuto classico assoluto del cinema.
Nonostante abbia “ricevuto offerte per interpretare qualsiasi pazzo scatenato in circolazione” – come dichiarò al “Los Angeles Times” nello stesso anno – Liotta preferì continuare ad esplorare psicologie diverse, “mostrando gelosia, furore, felicità, rabbia […] per metterti alla prova come attore”, come ebbe a dichiarare all’“Associated Press”. E lasciando in eredità alla storia del cinema interpretazioni assurte a “Grandi Classici” e che resteranno intramontabili.
Anche il mondo dei video giochi piange la sua scomparsa, per il quale prestò la sua voce e caratterizzazione del protagonista del videogame “Gran Theft Auto: Vice City”, Tommy Vercetti, ed in seguito anche per “Call of Duty: Black Ops II”.
Lascia la figlia Karsen Liotta, la sorella Linda Liotta Matthews e la fidanzata Jacy Nittolo.
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