Gboard è una tastiera virtuale sviluppata da Google per dispositivi Android e iOS. Il suo primo rilascio per iOS è del maggio 2016, seguito dal rilascio per Android nel dicembre dello stesso anno, debuttando come un importante aggiornamento dell’applicazione già esistente nota come Google Keyboard.
Quando qualche mese fa è uscita una nuova beta di Gboard, già si sapeva o meglio si ipotizzava che la tastiera virtuale di Google si stesse dirigendo vero un layout dedicato a pieghevoli e tablet.
Si tratta del cosiddetto “split layout”, che da semplice “occhiata” è stato rilasciato in una versione visibile per come sarà, e che i possessori di Samsung Galaxy Z Fold 3 possono già vedere anche se non la possono ancora utilizzare.
Cosa è lo Split Layout della nuova GBoard
Split layout sta a significare una tastiera divisa in due, con i tasti che sono spostati ai due lati dello schermo, mentre la parte centrale non ha nessun elemento. E’ la parte infatti che è più difficile raggiungere con le dita quando si opera sugli smartphone, ed è per semplificare questa operazione che nasce lo split layout.
L’opzione dello split layout non è ancora attivabile anche se fa parte delle impostazioni del telefono, ma c’è chi è già riuscito a forzare l’applicazione e a provare la novità per vedere bene come funziona.
Effettivamente non è molto semplice arrivare ai tasti centrali della tastiera del telefono, soprattutto se il display è molto largo o se, come spesso accade, si sta tenendo il telefono con una sola mano e non può oggettivamente riuscire a centrare tutti i tasti senza far cadere il telefono.
Ecco dunque che Google introduce questa nuova funzione nella sua GBoard che, siamo pronti a scommetterci, sarà pronta tra pochissimo tempo. Molti gli indizi che lo lasciano presagire, in particolare il fatto che nell’applicazione sono già disponibili sia il layout chiaro che quello scuro.
Nel frattempo, Google ha anche inserito una nuova funzione, già attiva da qualche tempo a dire la verità, molto interessante. Si tratta di una specie di “bacchetta magica” che inserisce, o meglio suggerisce, le emoji più adatte per il messaggio di testo che si sta inviando, per cercare di renderlo meno impersonale.
Si sa infatti che il linguaggio dei messaggi spesso può essere travisato, soprattutto se non sono presenti faccine di alcun genere. Per questo motivo Google ha pensato di rendere intuitiva la tastiera così da non dimenticare mai di inviare almeno una emoji e rendere il tutto più simpatico.