È tutto vero: Xbox conferma ufficialmente di essere al lavoro su una “Chromecast” per il cloud gaming. Un device in grado di connettersi ai televisori e gettarci direttamente nel mondo del gaming grazie al supporto per il cloud gaming di Redmond.
Ne avevamo parlato qualche settimana fa, ed oggi siamo qui per confermarlo ufficialmente. Microsoft, direttamente da Windows Central, conferma tramite un report che “Keystone” è realtà. Un dongle in pieno stile Chromecast, che permetterà agli utenti di connettersi direttamente al cloud gaming di Microsoft senza l’ausilio di ulteriori device, console o accessori particolarmente costosi, se non un gamepad. Ovviamente si tratta di una soluzione economica e per un certo tipo di utenza. Chi si sposta spesso per lavoro o perché ha una doppia residenza e che può contare, soprattutto, su una buona connessione ad internet, andrà in brodo di giuggiole con questa notizia.
La Stadia di Microsoft è qui: Keystone pronta a conquistare le nostre TV
In buona sostanza è un’idea del tutto simile, per non dire identica, a quanto visto con Google e la sua Stadia. Attraverso la Chromecast è possibile accedere al servizio di streaming di big G, senza quindi l’ausilio di console, PC o quant’altro per giocare. Il tutto funzionerà esclusivamente grazie ad una buona connessione ad internet – con un ping possibilmente ridotto all’osso – ed un controller. Fine. “Keystone” è il nome in codice, che cambia rispetto a “Project Hobart” emerso nei mesi scorsi, ma la vera notizia è che Windows Central ha confermato di essere al lavoro su questo tipo di device.
Il portavoce Microsoft, intervenuto proprio ai microfoni dei colleghi di Windows Central, avrebbe inoltre spiegato qual è l’obbiettivo dell’azienda. Ridurre le barriere di accesso ai contenuti Xbox, in primis, garantendo quindi la possibilità di sfruttare Xbox Game Pass ed il cloud gaming anche a chi non possiede ne un PC di fascia medio-alta, ne una console Microsoft, Xbox Series X|S o Xbox One X|S che sia. Tuttavia, sempre secondo Microsoft, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vedere il progetto sugli scaffali, con i lavori che sono iniziati da un paio di anni.
Windows Central ipotizza che il dongle potrebbe essere basato su una versione ridotta di Windows o, in alternativa, del sistema operativo di Xbox. Altri immaginano Android come cuore pulsante dell’esperienza software, che garantirebbe un utilizzo più semplice di app come Netflix, Spotify e così via. Quel che è certo è che non vedremo, probabilmente, Keystone prendere parte all’evento Microsoft del 12 giugno 2022.