Due nuovi abbonamenti – Extra e Premium – che fin dalla loro presentazione avevano fatto storcere il naso ai tanti appassionati. Ora, con l’avvento in Asia delle due nuove sottoscrizioni, Sony mostra il fianco ad ulteriori problematiche relative ai livelli Extra e Premium.
Manca ancora un po’ all’arrivo di PlayStation Plus Extra e PlayStation Plus Premium in Italia. Per il nostro paese dovremo attendere il 23 giugno 2022, ma in Asia i due nuovi livelli dell’abbonamento di PlayStation sono già arrivati. E con essi, sono giunte le prime critiche e lamentele riguardo i contenuti di questi ultimi. Senza dubbio i punti di forza – quindi motivo per cui vale la pena fare l’upgrade dal “base” – ci sono, e sono evidenti. Tuttavia è bene considerare anche le debolezze di due abbonamenti nati tra le critiche e nasi storti di moltissimi utenti.
PS Plus Premium ed Extra: dall’Asia giungono i primi problemi
In primis la comunicazione di Sony che, in larga parte, ha tappato in alcuni punti specifici. Per iniziare non è stato chiarificato come i classici per PlayStation 1 e PlayStation Portable fossero non compatibili con il multiplayer online. Di fatto, allo stato attuale delle cose, non è possibile sfruttare il multigiocatore con questi titoli, che ricordiamo essere parte integrante dell’abbonamento più costoso, ovvero il Premium. Un errore piuttosto evidente e che mette Sony in una posizione di evidente difficoltà, proprio a causa della sua comunicazione fuorviante. Per citare un esempio, Worms World Party era stato “sponsorizzato” come titolo pienamente compatibile con il multiplayer online. Componente che, allo stato attuale, non è possibile sfruttare.
Sempre rimanendo in tema classici PS1 e PS2, tutti i titoli saranno in versione PAL – in qualsiasi regione del mondo. Dunque 50 Hz e non 60 Hz, con un frame rate a soli 25 fps. Qualora fosse attiva la versione NTSC a 60 Hz ci si potrebbe affidare ad un frame rate al passo con i tempi, quindi 60 fps, ma campiamo le difficoltà nel realizzare versioni a 60 o più fps dei classici PS1 e PS2. Altra difficoltà che in molti hanno riscontrato, è il check online obbligato da parte di Sony, qualora si sia sottoscritto uno dei due nuovi abbonamenti Extra o Premium. Una volta ogni sette giorni sarà quindi necessario connettere il proprio account PSN alla rete.
E infine si parla di quantità. I giochi PlayStation 3 inclusi nel PlayStation Plus Premium non saranno comprensivi di DLC ed espansioni. Né per gli abbonati né per chi ha acquistato i titoli ai tempi della loro uscita. Una pecca non da poco se si considera il quantitativo ed il livello qualitativo di molti DLC dei giochi compresi nell’abbonamento. Una serie di punti su cui Sony dovrà mettersi al lavoro il prima possibile per evitare un contraccolpo e una conseguente difficoltà nella espansione dei due livelli di abbonamenti superiori al PlayStation Plus classico.