Crisi energia elettrica: in Europa obbligo d’installare pannelli fotovoltaici sopra ogni tetto

Sarebbe riduttivo e forse anche un po’ troppo semplicistico racchiudere il piano REPowerEU dell’Unione Europea alla guerra in Ucraina. Certo, l’invasione di Putin e le sanzioni inflitte alla Russia hanno velocizzato la non dipendenza dal Cremlino per il gas. Ma c’è molto di più.

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Energia elettrica in crisi – Adobe Stock

Il massiccio e rapido dispiegamento di energia rinnovabile è al centro dell’ambizioso piano continentale verso il green. Sicuramente avrà come conseguenza il distanziamento, nel tempo, dell’Unione Europea dai combustibili fossili russi. Ma è lo sfruttamento dell’energia solare il perno del piano continentale. Il vero punto di partenza.

Pannello dopo pannello, l’energia infinita del sole aiuterà a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili in tutti i settori della nostra economia, dal riscaldamento residenziale ai processi industriali – si legge sul documento ufficiale dell’UE – nell’ambito del piano REPowerEU, questa strategia mira a portare in linea oltre 320 GW di solare fotovoltaico entro il 2025 e quasi 600 GW entro il 2030. Queste capacità aggiuntive anticipate spostano il consumo di 9 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno entro il 2027”.

I quattro punti nevralgici del piano REPowerEU

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Pannelli solari – Adobe Stock

L’energia solare è più importante di Putin e perfino di una sanguinosa guerra. Il motivo è molto semplice e va ricercato in quella serie di vantaggi che rappresentano un’occasione da non farsi sfuggire in vista delle complesse sfide energetiche. Che siamo costretti a giocarsi per la salvaguardia di un pianeta devastato dal cambiamento climatico.

Il solare fotovoltaico e le tecnologie solari termiche possono essere implementate rapidamente e premiare cittadini e imprese con benefici per il clima e le loro borse. Questo perché i costi dell’energia solare sono diminuiti in modo spettacolare nel tempo.

La strategia dell’UE è chiara in materia di energie rinnovabili: i pannelli fotovoltaici hanno ridotto i costi energetici dell’82% nell’ultimo decennio e saranno ancora determinanti nell’immediato futuro.

Il settore solare non crea solo elettricità e calore rinnovabili, d’altronde, ma crea anche posti di lavoro, nuovi modelli di business e start-up. Per questo motivo il piano RePowerEU fa leva su quattro grandi iniziative: la promozione rapida e massiccia diffusione del fotovoltaico tramite l’iniziativa europea sui tetti solari, l’abbattimento del lungo iter burocratico, la garanzia di un’abbondante forza lavoro qualificata per affrontare la sfida della produzione e della distribuzione di energia solare in tutta l’UE, last but not least la costituzione dell’alleanza europea dell’industria del solare fotovoltaico che mira a facilitare l’espansione guidata dall’innovazione di una catena del valore del solare industriale resiliente nell’UE, in particolare nel settore manifatturiero del fotovoltaico.

Le nuove norme del piano REPowerEU, di fatto avranno fatto d’obbligo quello di istallare i pannelli fotovoltaici su tutti vecchi e nuovi edifici pubblici o commerciali, con superficie utilizzabile maggiore di 250 m2, rispettivamente entro il 2027 e 2026. Su tutti i nuovi edifici residenziali, entro il 2029. Se poi sia un motivo per staccarsi da Putin, passa in secondo piano.

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