L’audizione al Congresso degli Stati Uniti è stata considerata storica, ma i risultati e le evidenze prodotte per la spiegazione degli eventi di avvistamento sono parsi scarsi e deludenti ed hanno aumentato le richieste di maggiori informazioni e massima trasparenza da parte di repubblicani e democratici.
Nella giornata di Martedì 17 Maggio il Congresso degli Stati Uniti ha condotto audizioni pubbliche per presentare i risultati raccolti circa i fenomeni relativi agli UFO (ovvero: “Unidentified Flying Objects”, oggetti volanti non identificati) ed agli UAP (ovvero: “Unidentified Aerial Phenomena”, fenomeni aerei non identificati).
E’ passato mezzo secolo dall’ultimo intervento del Congresso in merito al tema e, per questo motivo, l’audizione è stata considerata storica anche se le evidenze mostrate non hanno sorpreso gli astanti né il mondo, ma anzi hanno prodotto un polverone di critiche sull’intelligence degli Stati Uniti, apparsa assai poco efficace nelle operazioni di studio e di analisi di eventi aerei non soltanto misteriosi ed inspiegabili, ma anche potenzialmente minacciosi per la sicurezza nazionale.
Le audizioni, condotte in presenza di Scott Bray – vice direttore dell’intelligence della Marina degli Stati Uniti – e di Ronald Moultrie – capo dell’intelligence del Pentagono – hanno svelato i contenuti degli archivi della task force che indaga sui fenomeni, quantificandoli in oltre 400 documenti relativi agli UAP.
I video degli UAP mostrati durante le audizioni del Congresso
I video riportati qui di seguito sono stati riprodotti durante le audizioni e mostrano fenomeni aerei non identificati registrati nel 2019 dalla Marina degli Stati Uniti. Mostrano un oggetto triangolare apparso nel cielo notturno, da diverse angolazioni, che ha portato la commissione d’indagine a ritenere che si trattasse di nulla più di un semplice drone.
Un secondo video riprodotto da Bray, inoltre, mostra per una frazione di secondo un oggetto sferico non identificato ripreso dalla cabina di pilotaggio di un jet militare in volo, al termine del quale Bray ha commentato: “In molti altri casi, abbiamo molto meno di questo”, riferendosi agli altri 400 documenti di archivio.
Infine Bray ha concluso che non risultano ad oggi evidenze che possano ricondurre i fenomeni in possesso ad origini extraterrestri. Ed ecco quindi il disappunto di molti repubblicani presenti, che hanno criticato duramente il Pentagono per non essere riuscito a produrre né prove sufficienti né spiegazioni soddisfacenti.
Così come da parte dei democratici, secondo i quali occorre maggiore trasparenza su UFO e UAP da parte del Pentagono, per “dimostrare a noi e al pubblico, che intendete seguire la strada dei fatti, dovunque questa vi porti”, come espresso dal Presidente della Sottocommissione Andrè Carson.