Dal Litio al Sodio, passando per il Ferro: il futuro delle batterie si dirige verso riserve di materiali più sostenibili ed abbondanti e le aziende del settore stanno cercando di aumentare la densità della loro energia per garantire costi e prestazioni non soltanto comparabili, ma anche migliori. Vediamo di cosa si tratta.
Le riserve di Litio sulla Terra si stanno esaurendo. Mentre la domanda di elettricità, su tutti i fronti immaginabili, è in forte aumento. Cosa fare dunque per non soccombere alla scarsità dei materiali disponibili ed al contempo soddisfare le richieste del mercato? Sostituire gli ioni di Litio con materiali alternativi, in grado di garantire le stesse prestazioni a costi sostenibili.
Questo l’obiettivo della società Contemporary Amperex Technology Co. Limited (CATL) di Ningde in Cina, che sta sperimentando l’utilizzo del Sodio in alternativa al Litio per produrre batterie che generino la stessa densità di energia necessaria a far funzionare l’”universo” di dispositivi elettrici che utilizziamo nelle nostre vite.
Ed è proprio questa la criticità principale: una batteria agli ioni di Sodio, infatti, ad oggi è in grado di produrre un’energia pari a 160 Wh/Kg mentre una batteria agli ioni di Litio è in grado di produrne quasi il doppio.
L’elettrodo a base di blu di Prussia: l’idea di una società di Santa Clara in California
Per risolvere il problema relativo alla densità di energia generata dagli ioni di Sodio, la Natron Energy – una società californiana con sede in Santa Clara – sta sperimentando l’utilizzo di un elettrodo a base di blu di Prussia, attraverso un composto di Sodio e Ferro.
I risultati raggiunti paiono davvero promettenti: la durata dichiarata dalla società per questa “miscela” di elementi, infatti, è risultata pari a 50.000 cicli, ovvero fino a 25 volte maggiore rispetto a quella delle batterie agli ioni di Litio.
Inoltre, il tempo di ricarica dallo 0 al 99% è risultato pari a soli 8 minuti e, infine, anche la termicità è risultata stabile e la densità energetica fortemente aumentata e sempre più vicina a quella garantita dagli ioni di Litio. Seppur non ancora in grado di garantire le stesse prestazioni.
Dunque la Natron, in collaborazione con lo stabilimento Clarios Meadowbrook nel Michigan, punta a dedicare l’intero 2022 ad ulteriori processi di sviluppo della nuova tecnologia, con l’obiettivo di risolvere tutte le criticità in tempo per iniziare la produzione nel 2023.