Il nostro spaventoso “vicino” di casa è reale. Per la prima volta nella storia dell’umanità, abbiamo avuto modo di vedere con i nostri occhi – o meglio, quelli del telescopio Event Horizon – il buco nero al centro della Via Lattea. Una foto destinata a rimanere nei libri di storia a lungo.
Una notizia che rimarrà negli annali per tanti, tantissimi anni. Il buco nero al centro della nostra galassia, la Via Lattea, è stato finalmente fotografato grazie al telescopio Event Horizon e alla collaborazione – tra gli altri – dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Italiano (INAF). Lo zampino italiano passa anche dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dalle università Federico II di Napoli e l’università di Cagliari.
Ma torniamo all’immagine – spaventosa – che ritrae per la prima volta in assoluto il buco nero al centro della Via Lattea. È la prova definitiva della sua esistenza, e giunge grazie alle lenti del telescopio Event Horizon; strumento che, stando a quanto dichiarato dagli addetti ai lavori, rivoluzionerà il nostro modo di vedere gli elementi dello spazio cosmico da qui ai prossimi anni.
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Un po’ di italia nella prima foto del buco nero della Via Lattea
Era il 2019 quando fu immortalato M87, il primo buco nero mai fotografato dall’uomo. Questa volta siamo di fronte ad un altro “vicino” di casa dalle spaventose sembianze. “Una prova schiacciante“, così hanno definito l’immagine i ricercatori, durante la conferenza stampa organizzata a Roma: Ciriaco Goddi di Università di Cagliari, Inaf e Infn, Elisabetta Liuzzo Nicola Marchili e Kazi Rygl, tutti e tre dell’Inaf e, in collegamento, Mariafelicia De Laurentis di Università Federico II di Napoli e Infn, e Rocco Lico di Instituto de Astrofísica de Andalucía e Inaf.
L’immagine, seppur sfocata, mostra chiaramente la presenza de buco nero, che non viene tuttavia fotografato direttamente poiché non è in grado di emettere luce. La foto mostra uno spesso anello di gas brillante che circonda la regione centrale e scura. L’anello, così come lo vediamo, è prodotto dalla luce distorta dalla potentissima gravità che genera il buco nero, il quale ha una massa pari a quattro milioni di volte quella della nostra stella, il Sole. Non vi preoccupate, dista dalla Terra ben 27.000 anni luce, e procede in direzione della costellazione del Sagittario.
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Vi lasciamo all’immagine, definita “un risultato straordinario” dai ricercatori, e che, ancora una volta, sottolinea quanto la collaborazione tra diverse nazioni porti a raggiungere obbiettivi che, fino a pochi decenni fa, sembravano irraggiungibili.