Un drone ha immortalato delle immagini alquanto spaventose su un tornado patecchio pericoloso e distruttivo. Ma in che contesto ci è riuscito, e quanto è stato difficile portare a compimento questa impresa?
L’uso dei droni per attuare delle riprese aeree ha cambiato in grande il modo che abbiamo di vedere le cose e gli elementi. Specie se tra i soggetti ripresi vi è addirittura un tornado, il quale sprigiona tutta la sua potenza ogni volta che si verifica in un determinato luogo. Infatti, in posti come gli Stati Uniti, la loro presenza è preoccupante dato che ce ne siano tanti e che si generino in un breve lasso di tempo.
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In Kansas – luogo dove è avvenuto il tragico incidente – sono noti i tornadi, ma ancor di più lo sono coloro che li cercano di proposito per “cacciarli” come se fossero delle prede. Reed Tomer, un esperto di metereologia estrema e pilota di droni, è un chiaro esempio ed è anche uno dei maggiori uomini che occupa questo tipo di impiego particolare. Cosa ha fatto di così tanto speciale?
La furia del tornado e le riprese del drone
Per via della sua grande esperienza in merito, il ricercatore riuscito a riprendere da vicino il tornado che ha colpito Andover, sobborgo di Wichita, in Kansas. Al suono delle sirene di allarme del NWS, acronimo di National Weather Service, il cacciatore di tempeste ha fatto alzare in volo il suo drone ed è riuscito a catturare delle immagini impressionanti. Come se non fosse sufficiente, l’uomo ha pure usato un dispositivo che qualcuno di noi conoscerà sicuramente.
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Comunque, a colpire i presenti sono stati l’intensità del tornado, la durata del filmato – di ben dieci minuti e reperibile su internet – e la devastazione che esso porta lungo il suo percorso, come anche il suo comportamento ambiguo che rende difficile capire dove andrà. Le riprese non hanno richiesto un’attrezzatura professionale, non a caso è bastato un quadricottero consumer: è stato usato un DJI Mavic Air 2, il quale, nonostante il peso contenuto, è riuscito a resistere alla forza del vento.