Si può discutere se ne varrà veramente la pena dotare uno smartphone di un sensore così potente, c’è chi ne è fermamente convinto, chi per niente proprio. Su un’idea sono tutti d’accordo: il nuovo ISOCELL HP3 migliora di tantissimo l’esperienza delle fotocamere, con prestazioni mai viste prima d’ora.
Poco dopo la scorsa estate Samsung introdusse il primo sensore per fotocamera da 200 megapixel, combinava un gran numero di pixel su un sensore da 1/1,22 pollici relativamente grande. L’ISOCELL HP1, però, fu utilizzato soltanto per un Motorola, e pochi altri. Una rarità, insomma.
La magia del binning dei pixel di Nonacell si tradurrà in dimensioni dei pixel mozzafiato
A quanto pare, Samsung sta pensando al suo erede, senza stare lì a sviluppare miglioramenti per l’ISOCELL HP3. Il fatto che il colosso sudcoreano rilascerà una versione migliorata così rapidamente, fa pensare che il nuovo sensore da 200 megapixel apparirà in un numero maggiore di smartphone.
Difficile pensare che in nuovi pieghevoli di Samsung possa avere in dote l’ISOCELL HP3, più probabile, semmai, che il sensore di Samsung possa essere integrato nel Samsung Galaxy S23, anche perché ci sono pochissime perdita al riguardo, fatta eccezione per un fantomatico codename “Diamond”.
E proprio una fotocamera principale da 200 MP, che potrebbe essere ad hoc per il nuovo sensore, così come la possibilità che sia uno dei flagship di Motorola o Xiaomi che sembrano aver chiamato dibs sui cammei dei sensori della fotocamera più risoluti di Samsung, prima che fossero utilizzati loro nei propri telefoni.
Pochi dettagli ancora sull’ISOCELL HP3. Due motivazioni principali, la prima riguardo i dubbi su quanto effettivamente ne valga la pena, la seconda si pensa che l’aggiornamento generazionale da HP1 a HP3 dovrebbe essere marginale in termini dell’hardware il resto saranno miglioramenti dell’algoritmo computazionale.
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Un sensore da 200 MP sembra francamente eccessivo, ma chipset come Snapdragon 8 Gen 1 lo supportano come risoluzione massima per singola fotocamera, così Samsung non è altro che massimalista quando si tratta di telefoni della sua linea Ultra.
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Sicuramente la magia del binning dei pixel di Nonacell si tradurrebbe in dimensioni dei pixel mozzafiato su una fotocamera ad alta risoluzione, Samsung del resto ha già dimostrato di di poter superare gli ostacoli figli dei sensori di fotocamere giganti con pixel minuscoli. Le aspettative, comunque, non si discutono: L’esperienza di scatti fino a 200 MP sarebbe immersiva come mai prima d’ora, grazie alla tecnologia Nanocell, con una struttura pixel di 3×3 si ha un massimo assorbimento della luce. Ma la domanda sorge spontanea: ne vale davvero la pena? Ai posteri l’ardua sentenza.