Conseguenze che definire catastrofiche sarebbe riduttive: il ban di Trump ai danni di Huawei, avvenuto nel 2019, ha gettato la società dall’essere leader del mercato globale a fanalino di coda. Ma oggi, a distanza di tre anni, le cose potrebbero finalmente cambiare… in meglio.
Huawei, l’ormai ex colosso del tech nonché leader tra i leader del mercato globale di vendita degli smartphone, è pronta a rimettersi in piedi. Dal 2019, anno in cui la scure dell’amministrazione Trump ha gettato nell’oblio l’azienda di Shenzhen, si trova agli ultimi posti nelle classifiche di vendita globali. Ragione per cui è stata costretta a dire addio alla sua succursale Honor e, più in generale, ad uscire dai primi posti delle classifiche.
Tuttavia, il potenziale dell’azienda ha dato vita ad alternative più o meno valide. Dal suo sistema operativo HarmonyOS, alla sua versione del Play Store di Google, vale a dire l’App Gallery, dove è possibile pescare e scaricare buona parte delle app presenti sullo store del robottino. Ma tutto ciò non è bastato, o forse è semplicemente servito a tenere a galla in qualche modo l’azienda che, altrimenti, sarebbe sprofondata.
Huawei diventa Hi Nova: ecco la soluzione per aggirare il ban di Trump
La soluzione quest’oggi potrebbe essere cambiare nome. Ebbene sì, il brand lanciato in Cina nel 2021, tale Hi Nova, potrebbe essere il nuovo “cavallo di Troia” con cui Huawei si inserirà, nuovamente, nel mercato globale, tornando ai fasti di un tempo. In buona sostanza non si tratterebbe di un re-branding, ne di un cambio nome a tutti gli effetti, quanto più di una soluzione del tutto simile a quanto avvenuto in passato con Honor, con qualche differenza.
L’accordo tra le due aziende potrebbe dare nuovo ossigeno a Huawei, portando nel mondo i suoi smartphone e le sue soluzioni hardware tanto apprezzate dal pubblico e da tempo irreperibili per i motivi di cui sopra. Tuttavia, i passaggi da compiere per far sì che questa collaborazione si concluda nel migliore dei modi non sono scontati ne semplici da attuare. Un dare-avere che porterà Hi Nova a guadagnare ben più popolarità di quanto non ne avrebbe senza l’aiuto di Huawei. E Huawei a competere di nuovo nel mercato globale, facendosi aiutare dal suo sotto-brand a “completare” i suoi smartphone laddove il ban le impone di non mettere mano.