C’è una catastrofe solare imminente? La risposta a tale domanda dovrebbe essere negativa, vero anche però che la nostra stella sta registrando una serie di eruzioni e brillamenti che gli addetti ai lavori stanno monitorando con estremo interesse.
Nel dettaglio quanto accaduto è stato ripreso dal Solar Dynamics Observatory della Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, lo scorso 19 aprile, e si è trattato di eventi decisamente imponenti come sottolineato da Hdblog.it.
Strong R3 radio blackout in progress (≥X1 – current: X2.25)
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TRE BRILLAMENTI SOLARI AVVENUTI NEL GIRO DI POCHE ORE: ECCO COSA E’ ACCADUTO
Le immagini in luce ultravioletta estrema mettono in evidenza l’eruzione di materia dalla fotosfera del Sole in due diverse occasioni: una alle ore 3:35 italiane del mattino, e poi una successiva un paio d’ore dopo, precisamente alle ore 5:57. Si tratta di un evento spettacolare, affascinante e nel contempo anche un po’ inquietante, a cui avevamo comunque già assistito a inizio anno 2022, quando sempre il Solar Dynamics Observatory riprese un brillamento di classe M5.5.
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Ma cosa si intende per brillamento solare? Si tratta precisamente di “Eruzione di radiazione elettromagnetica dalla fonosfera solare che viaggia alla velocità della luce (dunque la vediamo nell’esatto momento in cui avviene). Con un brillamento forte si verifica un aumento del livello di raggi X e di radiazioni ultraviolette estreme, e ciò causa la ionizzazione negli strati inferiori della ionosfera sul lato della Terra illuminato dal Sole. I segnali radio HF possono dunque degradare o essere temporaneamente del tutto assorbiti, causando un blackout nelle comunicazioni”. Il primo dei due brillamenti registrati lo scorso 19 aprile, quello delle ore 3:35, è stato di classe M 7.3, dunque considerato di severità moderata.
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Il fenomeno è stato comunque ben visibile e affascinante, ma ancor di più lo è stato il secondo brillamento, quello delle ore 5:57, classificato come X (precisamente X 2.2), quindi di classe più elevata e con fenomeni più intensi. Si tratta del brillamento più potente degli ultimi cinque anni, dal 2017 ad oggi, ed ha avuto anche delle ripercussioni sulla terra, precisamente, un blackout, fortunatamente solo temporaneo, delle strumentazioni di volo e di diversi sistemi di comunicazione in Asia. Si tratta quindi di un evento quasi da record negli ultimi anni, ma Hdblog.it ricorda che nel 2003 si era verificato un brillamento ancora più forte, classificato come X 28. Da segnalare infine un terzo brillamento, quello avvenuto alle ore 9:59 PM (le 3:59 del mattino in Italia) del 20 aprile scorso, anche in questo caso un evento appartenente alla classe M, precisamente M 9.6.