Assange, stavolta l’estradizione può avvenire: la corte inglese ha ora due mesi per decidere e firmare

Svolta nella diatriba sul fondatore di Wikileaks, conteso da Gran Bretagna e Stati Uniti dove è accusato di spionaggio per lo scandalo sulle rivelazioni di documenti top secret.

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Julian Assange – Adobe Stock

La svolta, perché di questa si tratta, arriva dalla decisione della Westminster Magistrates’ Court di Londra, che ha ribaltato la sentenza di primo grado, avvicinando di fatto all’estradizione per il grande nemico di Washington, previo ordine firmato dal ministro degli Interni britannica.

Due mesi di tempo potrebbero intercorrere per la definitiva situazione di Julian Assange, che se dovesse essere estradato volerà negli Stai Uniti dove sarà processato ai sensi dell’Espionage Act, dopo che un tribunale di Londra ha inviato il suo ordine di consegna al governo britannico per l’approvazione.

E’ ricercato negli Stati Uniti con 18 accuse penali: e rischia fino a 175 anni di carcere

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WikiLeaks – Adobe Stock

La corte ha emesso un ordine formale di estradizione in un’udienza svolta in settimana, lasciando il ministro dell’Interno britannico Priti Patel a convalidare il suo trasferimento negli Stati Uniti dopo una disputa legale durata anni.

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Assange è ricercato negli Stati Uniti con 18 accuse penali dopo che WikiLeaks ha pubblicato migliaia di file riservati e cablogrammi diplomatici nel 2010. Se condannato, Assange rischia fino a 175 anni di carcere. Il fondatore di Wikileaks si è unito all’udienza virtualmente dalla prigione di alta sicurezza di Belmarsh, a Londra, dove è detenuto da quando è stato trascinato fuori dall’ambasciata ecuadoriana, a Londra, tre anni fa. Ha dichiarato il suo nome completo e la data di nascita, si viene a sapere dalla CNN.

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La sua estradizione è stata oggetto di numerose date giudiziarie dal suo arresto, avvenuto dopo che Assange ha cercato rifugio diplomatico presso l’ambasciata, per sette anni. Nel gennaio 2021, una sentenza di un tribunale della magistratura ha stabilito che Juliane Assange non poteva essere estradato in quanto sarebbe “opprimente”, a causa della sua salute mentale.

Ma l’Alta Corte ha ribaltato quella decisione di dicembre, accogliendo il ricorso del team legale americano che si opponeva al no alla consegna dell’ex primula rossa sulla base di un asserito pericolo di suicidio legato – secondo una perizia – al prevedibile trattamento giudiziario e carcerario.

La Westminster Magistrates’ Court ha asserito che Assange poteva essere estradato sulla base delle assicurazioni fornite dal governo degli Stati Uniti sul suo trattamento. Questi includevano promesse che Assange non sarebbe stato oggetto di “misure amministrative speciali”, né sarebbe stato trattenuto in un carcere di massima sicurezza prima o dopo il processo.

Assange il mese scorso ha sposato la compagna di lunga data Stella Moris nella prigione di Belmarsh.

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