A due anni di distanza dal suo lancio, Google ha deciso di switchare con il Nearby Share, una funzionalità dei sistemi operativi mobili e desktop di Google Android e Chrome OS, che consente il trasferimento (rapido) dei dati tramite Bluetooth e Wi-Fi, stile AirDrop e Android Beam.
Quando Google ha lanciato la condivisione nelle vicinanze nel 2020, gli utenti Android di tutto il mondo si sono rallegrati. Finalmente avevano uno strumento per rivaleggiare con AirDrop di Apple, un modo semplice, e soprattutto veloce, per spostare i file tra i dispositivi senza doverli allegare a un’e-mail o caricarli su Google Drive solo per scaricarli di nuovo su un nuovo dispositivo.
Ora, prima di Google I/O, alcuni utenti hanno notato un aggiornamento in agguato in Google Play Services che rende la condivisione nelle vicinanze ancora più semplice. Non un aggiornamento qualsiasi, come si evince chiaramente dai tweet dell’autorevole Mishaal Rahman.
Come funziona la nuova condivisione senza interruzioni
“La modalità “autocondivisione” di Nearby Share ti consentirà di condividere rapidamente i file su altri dispositivi registrati nello stesso account Google senza dover approvare la condivisione”. Mishaal Rahman precisa anche che “questo aggiornamento non è ancora stato implementato, ma è presente nell’ultima versione di Google Play Services”.
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La nuova modalità di “autocondivisione”, come notato da Mishaal Rahman di Esper (tramite Android Police), sembra permettere a un utente di inviare file tra i dispositivi, con un solo tocco. Si vociferava da mesi della funzione, ma ora sembra essere molto più vicina all’essere pronta.
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Fino ad ora, Google ha richiesto al destinatario di una condivisione di accettarla, il che è un’ottima idea per motivi di sicurezza e trolling, ma un fastidioso passaggio aggiuntivo quando tutto ciò che vuoi fare è inviare semplicemente una foto dal cellulare al portatile (per esempio).
La nuova condivisione senza interruzioni funziona solo per i dispositivi su cui è abilitata la condivisione nelle vicinanze, sono fisicamente vicini a te e hanno effettuato l’accesso al tuo account Google. Chiunque altro non sia nel tuo account dovrà comunque accettare ogni condivisione dal tuo dispositivo.
Update importante, dunque, quello previsto per l’11 maggio, soprattutto perché l’ecosistema Android continua ad espandersi su tutti i dispositivi. Se Google sarà all’interno del tuo telefono, laptop, TV, altoparlanti e smartwatch, deve consentire agli utenti di spostare facilmente i contenuti tra tutti quei dispositivi.
Apple ha continuamente mostrato cosa è possibile fare, con AirDrop ma anche con funzionalità come Universal Control. Tuttavia, può essere difficile risolvere il problema: per ogni magica esperienza del secondo schermo offerta da Apple, ha anche fornito la funzione che fa passare i tuoi AirPod dal tuo telefono al tuo laptop nei peggiori momenti possibili. Ora, però, tocca a Google rispondere.