Anche iPhone 14 avrà l’ingresso USB type-C: la (quasi) conferma arriva dal Parlamento Europeo

Il prossimo iPhone 14 potrebbe essere il primo a perdere l’ormai celebre ingresso Lightning, in favore della tanto amata e desiderata type-C. La decisione giunge direttamente dal Parlamento Europeo, che imporrà inoltre l’assenza del caricabatterie dalle confezioni di tutti i dispositivi, Android e iOS.

Presto diremo addio al cavo Lightning - 220422 www.computermagazine.it
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Una norma che ha lo scopo di accorpare la modalità di ricarica di tutti i dispositivi e che, conti alla mano, colpirà soprattutto la mela. Da anni Cupertino porta avanti la sua politica di “differenziarsi” dalla concorrenza con ingressi e connettori proprietari, almeno su iPhone. Laddove su iPad sta lentamente cambiando qualcosa, con l’arrivo della type-C dapprima sui modelli di iPad Pro e ora anche sui più economici, per quanto riguarda i melafonini sembra resistere la volontà di Apple. Ma il Parlamento Europeo potrebbe presto cambiare le carte in tavola, “costringendo” i produttori ad allinearsi ad una legislatura che prevede l’utilizzo della type-C come tipologia di connettore, nessuno escluso.

Tpye-C nel futuro degli smartphone in Europa: la conferma dal Parlamento Europeo

USB-C diventerà lo standard in Europa? - 220422 www.computermagazine.it
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Nel giugno 2009, in seguito a una richiesta della Commissione, i principali produttori di telefoni cellulari hanno convenuto di firmare un memorandum d’intesa sull’armonizzazione dei caricabatteria per i telefoni cellulari “data-enabled” venduti nell’UE1 . I firmatari hanno convenuto di sviluppare una specifica comune basata sull’interfaccia USB 2.0 Micro B, che avrebbe consentito la totale compatibilità di carica con i telefoni cellulari da immettere sul mercato. Il memorandum d’intesa ha ridotto la frammentazione del mercato e ha provocato un allineamento quasi globale.

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La sua attuazione ha portato a una effettiva riduzione del numero di soluzioni di ricarica per i telefoni cellulari da 30 a solo tre. Tuttavia il memorandum d’intesa consentiva anche l’uso di interfacce di ricarica proprietarie e una di queste soluzioni ha continuato ad essere utilizzata (e lo è tutt’ora) da un importante fabbricante di telefoni cellulari, impedendo in tal modo la piena interoperabilità. Il memorandum d’intesa non ha inoltre mai affrontato le questioni ambientali derivanti dal persistere di queste diverse interfacce di ricarica e protocolli di comunicazione per la ricarica.

Il documento votato ieri, in sede di commissione del parlamento europeo, parla chiaro. armonizzare i connettori di ricarica per dispositivi elettronici è l’obbiettivo dell’Europa, con buona pace degli amanti – pochi, ne siamo sicuri – della Lightning di cui Apple è la sola ed esclusiva proprietaria. Diverso il discorso per la ricarica più veloce di 15 watt, che coinvolgerà non solo la mela ma anche tutti gli altri produttori che in questi ultimi anni hanno alzato sensibilmente l’asticella. In quel caso l’azienda verrà costretta a sfruttare il Power Delivery.

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Dietro alla decisione dell’Unione Europea vi è la volontà di ridurre al minimo gli sprechi, che passa soprattutto dall’obbligo di non integrare un sistema di ricarica nelle confezioni dei dispositivi. In buona sostanza, tutte le aziende dovrebbero vendere i loro smartphone sprovvisti di spinotto per caricare questi ultimi. Così facendo si punta ad abbattere non solo gli sprechi, ma anche i costi per produttori e – soprattutto – consumatori, che vedrebbero il prezzo di listino scendere leggermente proprio a causa dell’assenza di un caricatore.

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