Google non porta a termine tutte le sue progettazioni, a volte decide propriamente di lasciar perdere poiché pensa, con molta probabilità, che non possano essere dei buoni sistemi o dispositivi da completare. In questo caso ve ne stiamo proponendo uno alquanto singolsae e che, secondo molti, non dovrebbe essere dimenticato. Ma che cosa ha di così tanto speciale esattamente?
Dovete sapere che la casa di Mountain View abbia un sito chiamato Experiments with Google, nel quale mostra tutta una serie di idee che probabilmente non vedranno mai la luce, ma che servono come veri e propri esperimenti per eventuali futuri. Little Signals, per fare un esempio, è proprio uno di questi, e vuole mostrare il concetto del dispositivo di ricerca sull’Ambient Computing, nonché una idea super tecnologica e mai adottata.
Parliamo di una serie di studi di interazione differenti, come suoni o spifferi d’aria, che sostituiscono le notifiche oppure condividono informazioni in una maniera differente da come la conosciamo. Ciò, dunque, rende questo prodotto davvero particolare oltre che molto convincente, ma come abbiamo detto possiamo soltanto parlare di come sarebbe stato se fosse in commercio.
Le capacità del device
I dispositivi attualmente realizzati sono soltanto sei e possono includere differenti tipologie di notifica, come quella dell’aria, che crea impulsi di venti per spostare oggetti vicini come le foglie di una pianta per attirare l’attenzione, del pulsante, il quale combina movimenti e suoni per comunicare e fornire controllo, oppure del movimento il quale presenta sette pioli che rappresentano graficamente le informazioni, come un calendario o un timer, tramite i loro movimenti.
Continuiamo parlando del ritmo, che genera suoni ambientali talmente armoniosi da far immedesimare la gente in un ipotetico luogo, dell’ombra, che permette di comunicare attraverso i movimenti di ciò che proietta ed infine del tocco, il quale tende ad usare le superfici per creare suoni che hanno la funzione di notifiche.
In base a quello che vi abbiamo detto pare proprio che gli oggetti siano fenomenali, ma a conti fatti non sono in commercio e tanto meno lo saranno successivamente. Google ha scartato questa idea per delle ragioni chiave che non ha svelato, ma è probabile che siano correlate all’effettiva inutilità che si sarebbe venuta a creare dopo poco tempo dal primo utilizzo.