Come ogni primavera che si rispetti, il capolavoro di Umberto Tozzi, che i più datati negli Anni ’80 ricorderanno sicuramente, diventa un fenomeno ottico che tutti gli italiani potranno vedere alzandogli occhi all’insù.
La cosiddetta luna rossa è quasi tradizione nelle notti di primavera: la luna non appare nel cielo terrestre con il suo colore naturale, ovvero grigio-chiaro, bensì ramato, rosa come assicura Umberto Tozzi.
Questo fenomeno è causato dalla diffusione di Rayleigh, uno scattering elastico di un’onda luminosa provocato da particelle piccole rispetto alla lunghezza d’onda dell’onda stessa, che avviene ad esempio quando la luce attraversa un mezzo torbido, gas e liquidi, ma anche solidi con impurezze o inclusioni.
La diffusione di Rayleigh della luce solare da parte dell’atmosfera terrestre e la sua percezione, nel caso della Luna Rossa, viene amplificata dalla rifrazione atmosferica. Un fenomeno che si verifica al sorgere, ma più comunemente al tramontare della Luna, durante le sue eclissi.
La “Luna Rossa” si sposterà in direzione ovest nel cielo e una linea di pianeti apparirà ad est, almeno secondo quanto riferito dall’osservatorio navale americano. Come se ci fosse una Luna piena per tutto il fine settimana. Una Pasqua diversa da tutte le altre.
La visione della Luna risentirà anche del fenomeno della rifrazione atmosferica, che impedisce la propagazione rettilinea dei raggi luminosi. Per questo motivo, esattamente come nel caso del sorgere e del tramontare del Sole, l’immagine della Luna non sarà nella solita posizione dell’unico satellite naturale del nostro sistema.
La levata apparente della luna, comunque, anticipa di qualche minuto quella astronomica e il suo tramonto sembra verificarsi dopo quello astronomico. La rifrazione determina anche una maggiore lunghezza del tragitto compiuto dai raggi luminosi nella parte bassa dell’atmosfera.
Il primo plenilunio di primavera coincide con la fioritura di una pianta molto diffusa negli Stati Uniti: ossia, la Phlox Subulata, il flox strisciante, muschiato, rosa muschio o di montagna. Chiamatela come volete, è una specie di pianta da fiore della famiglia Polemoniaceae, originaria degli Stati Uniti orientali e centrali e ivi ampiamente coltivata.
Fiorisce proprio in questo periodo, da qui la Notte Rosa prende il nome, anche se la canzone di Umberto Tozzi, di per sé, identica benissimo il fenomeno. Un fenomeno chiamato in vari modi: nel mondo, “Luna di Pasqua” o “Luna dei Pesci”. In poche parole si potrà beneficiare di questo spettacolo della natura per tutto il week end pasquale. Pasquetta compresa.
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