Dall’alba al tramonto. Non è solo un capolavoro Robert Rodriguez, con George Clooney, Quentin Tarantino o una meraviglia della natura che non ci fa andare a dormire prima di rincasare, sia per l’alba sia per il tramonto. Grazie a InSight, ora, è anche la grande bellezza propria dell’alba marziana, fotografata dal rover della NASA, attualmente sul Pianeta Rosso.
InSight è l’acronimo di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, una missione spaziale per l’esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA, il cui lancio, prima rinviato poi avvenuto lo scorso 5 maggio 2018 ha permesso al lander di atterrato sulla superficie di Marte, più precisamente nella regione vulcanica di Elysium Planitia.
“Non mi stancherò mai dell’alba su Marte”. Mai tweet fu più chiaro. Il cinguettio dei funzionari della NASA, dello scorso 13 aprile, diventa musica per le orecchie di tutti i cittadini di questo mondo, grazie alle foto dell’alba marziana” scattate dal rover statunitense. “Ogni mattina – si continua a leggere – quel punto lontano si arrampica più in alto nel cielo, dando energia per un altro giro di ascolto dei rombi sotto i piedi”.
Le immagini stravolgono quelle delle Terra, dove il rosso è il colore predominante. Sul Pianeta Rosso, invece, è il grigiastro a farla da padrone: il motivo sta tutto nello “Scattering di Mie”, Lo scattering di Mie, una soluzione completa e matematicamente rigorosa del problema dello scattering di un’onda elettromagnetica su di una sfera o su di un cilindro, in sintesi la diffusione della radiazione luminosa che avviene quando i fotoni interagiscono con le particelle dell’aria e del pulviscolo particolarmente grosse.
InSight è un lander su Marte stazionario progettato per studiare i terremoti e l’interno del Pianeta Rosso. Il rover è attualmente in una fase estesa, dopo aver completato la sua missione primaria di un intero anno marziano (circa 687 giorni terrestri) studiando il Pianeta Rosso.
A gennaio, una massiccia tempesta di polvere sul Pianeta Rosso ha costretto InSight a entrare in una “modalità sicura” protettiva quando i suoi pannelli solari non sono stati in grado di generare energia sufficiente per svolgere la sua missione scientifica. Il lander è stato recuperato entro il 15 febbraio, come confermato dai funzionari della NASA.
La missione include la dislocazione di un sismometro e un sensore termico, che avrebbe potuto raggiungere una profondità di 5 metri al di sotto della superficie. Obiettivo della missione è investigare sulla struttura interna di Marte allo scopo di ricavare degli indizi sulle fasi più remote della formazione dei pianeti terrestri nella più ampia formazione del sistema solare. Nella costruzione della sonda sono state riutilizzate soluzioni tecnologiche sviluppate per il Phoenix Mars Lander della NASA.
InSight dovrebbe continuare la sua missione scientifica su Marte fino all’estate e terminare definitivamente la sua missione a dicembre. La speranza è che la sua missione non termini mai, almeno finché arrivano queste foto.
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