Svolta nel Parlamento Europeo: dopo il “diritto alla riparazione” ora si pensa al “vietare l’obsolescenza”

Arrivano delle ottime notizie direttamente dal Parlamento Europeo, infatti pare che sia stata attuata una legge per quanti riguarda il sistema di riparazioni che vige nelle nazioni europee. Ma in che modo dovrebbe funzionare per l’esattezza? Cerchiamo di scoprirlo per rimanere aggiornati il più possibile.

"Svolta nel Parlamento Europeo: dopo il ""diritto alla riparazione"" ora si pensa al ""vietare l'obsolescenza"""
Grazie a questa novità, eseguire le riparazioni sarà più semplice – Computermagazine.it

Il Parlamento Europeo ha votato le proprie richieste per la proposta della Commissione Europea sul “diritto alla riparazione“, che non sarebbe altro che un insieme di regole e sistemi oltre ad assicurare alle persone la possibilità di riparare i propri dispositivi ed elettrodomestici anziché doverli sostituire ogni volta che succede.

La richiesta è stata accolta; 509 voti favorevoli, 3 contrari e 13 astensioni, quindi il Parlamento Europeo ha voluto chiedere che i prodotti venissero realizzati per durare più a lungo e che fosse previsto, come è possibile leggere nel comunicato stampa disponibile online si legge che abbia lo scopo di favorire la riparazione come “l’estensione delle garanzie o la fornitura di un dispositivo sostitutivo per la durata della riparazione“.

La nuova legge sulla riparazione dei device

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Questa nuova legge sarà molto utile per alcuni di noi – Computermagazine.it

Gli eurodeputati hanno chiesto che venissero cambiate le regole sulle informazioni date ai consumatori, come anche sullla durata di vita stimata di un prodotto e sui pezzi di ricambio o gli aggiornamenti software. Questo implicherebbe una modifica di sistema significativa; nel campo dei dispositivi mobili, per fare un esempio concreto, viene chiesto di rendere reversibili gli update delle applicazioni, ovvero di tornare a una versione precedente in caso quella più recente abbia causato problemi o un calo delle prestazioni.

Al riguardo viene anche detto altro, come che “gli aggiornamenti dovrebbero essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo e i consumatori dovrebbero essere pienamente informati, al momento dell’acquisto, su tale disponibilità“. Le pratiche che dovrebbero portare all’obsolescenzapotrebbero essere considerate ‘pratiche commerciali sleali’ e vietate dal diritto UE“. Ma c’è un’importante fattore di cui parlare e che non va dimenticato, ossia la durata di attivazione.

Avrebbe dovuto essere in vigore già da marzo 2021, ma a quanto pare ci sono stati dei ritardi visto e considerato che i dispositivi elettronici non potessero subire delle riparazioni, bensì soltanto delle sostituzioni. Ciò andava contro quello che avevano creato e non aveva senso, quindi sembra che abbiano deciso di aspettare affinché la legge potesse essere emanata e rispettata allo stesso tempo.

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