App dropper, le applicazioni dormienti che nascondono pericolosi trojan bancari svuota-conto

Alcune applicazioni sono peggio di altre, ed il motivo è semplice: non sono esattamente quelle che appaiono. Infatti si mascherano per poter estrarre le nostre informazioni, ma come le possiamo riconoscere?

App dropper, le applicazioni dormineti che nascondono pericolosi trojan bancari svuota-conto
Purtroppo, al giorno d’oggi, sono molto frequenti applicazioni come queste – Computermagazine.it

Le app dropper sono le applicazioni più pericolose che ci siano. Si presentano come dei software normali e che potremo scaricare per migliorare il nostro smartphone in maniere differenti, ma in realtà nascondono al loro interno dei trojan capaci di provocare dei danni anomali. Oltretutto, sono anche capaci di superare senza nessuna difficoltà i controlli del Google Play Protect, risultando essere completamente puliti in poche parole.

Queste applicazioni, quindi, una volta che vengono installate trasmettono immediatamente il virus nel dispositivo in questione e cominciano ad ottenere le varie informazioni necessarie per poter agire in tutta tranquillità. Come abbiamo costatato non è certamente un problema facilmente ignorabile, ma se volessimo evitarle come dovremmo fare? Cerchiamo di scoprirlo prima che possa essere troppo tardi.

App incriminate e suggerimenti

App dropper, le applicazioni dormineti che nascondono pericolosi trojan bancari svuota-conto
State molto attenti a delle app come queste – Computermagazine.it

Alcuni casi di dropper possono essere Fast Cleaner, un’app segnalata perché veicolava il trojan bancario Xenomorph, e gli antivirus Super Cleaner/Alpha Antivirus Cleaner, altrettanto reportate poiché contenevano il virus SharkBot. Al di là del fatto che possano esistere o meno, ci sono alcuni consigli online che possiamo seguire per poterci proteggere al meglio.

Innanzitutto dovremo far uso dell’autenticazione SCA, acronimo di Strong Customer Authentication, che serve per evitare frodi e truffe online rendendo maggiormente sicuri i pagamenti contactless; facendo uso di un tipo di difesa in più, possiamo stare più tranquilli in questi momenti. Tenete conto che il servizio richieda l’autorizzazione della password, del PIN e degli oggetti posseduti dal cliente, come il cellulare ad esempio.

Pure un’analisi del pericolo cliente/azienda per la prevenzione delle frodi è utile; sviluppare delle fasi di identificazione dei rischi, di valutazione e predisposizione delle azioni di contrasto ci aiuterebbe a combattere meglio i trojan bancari, ed è la stessa cosa delle protezioni in-app dal momento che potrebbeto risultare essere estremamente utili se implementate nei software che usiamo giornalmente.

Insomma, le protezioni – a quanto pare – esistono, ma dobbiamo scegliere le migliori per assicurarci che tutto possa andare per il meglio. Non sarebbe propriamente una bella situazione qualora ci capitasse davanti un virus informatico capace di estrapolare ogni nostro dato, giusto? Dunque, tenete a mente quello che vi è stato detto.

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