L’universo che ci circonda è vasto fino all’inimmaginabile e lo si capisce anche dalla recente scoperta riguardante l’oggetto spaziale più lontano dalla Terra, fino ad oggi mai avvistato.
Fermo restando che non è detto che questo sia il limite, la galassia HD1 si è fino ad ora conquistato lo scettro di punto più lontano in assoluto dalla terra, ben 13.5 miliardi di anni luce dal nostro pianeta.
A rendere pubblica la scoperta è stato uno studio che è stato realizzato negli scorsi giorni, e che ha annunciato la scoperta della galassia più lontana mai avvistata, leggasi HD1, in grado di superare la distanza della stella Earendel, rilevata negli scorsi tempi attraverso il mitico telescopio spaziale della Nasa Hubble, ormai in orbita da diversi anni. In precedenza, la galassia più lontana mai avvistata era stata quella nominata GN-z11, più “vicina” di 100 milioni di anni luce, così come ricorda Hwupgrade.it, rispetto all’ultima scoperta. Grazie a questa nuova rilevazione abbiamo la possibilità di conoscere maggiormente nel dettaglio l’Universo, i suoi funzionamenti, la sua vastità e i suoi miliardi di pianeti che lo popolano, consentendo così dei nuovi studi e soprattutto nuove ipotesi sul misterioso sviluppo e la sua origine. La ricerca è stata realizzata da un team internazionale attraverso il telescopio Subaru, ma anche il telescopio VISTA, il U.K. Infrared Telescope e i dati del telescopio spaziale Spitzer, nonostante lo stesso sia attualmente dismesso. In seguito, per avere la conferma dei dati rilevati, è stato utilizzato il radiotelescopio ALMA.
A questo gruppo di mega “gadget” tecnologici in futuro si aggiungerà anche il James Webb, quello che al momento è il telescopio spaziale più avanzato in assoluto, in orbita dallo scorso Natale 2021 e già in grado di realizzare foto suggestive. Darà anch’egli il suo contributo alle osservazioni e ci permetterà di esplorare numerosi parti fino ad ora inosservate dell’universo. Tornando alla scoperta della galassia HD1 stando allo studio pubblicato negli scorsi giorni si tratta di una galassia “particolarmente luminosa se osservata negli ultravioletti – riporta Hwupgrade.it – questo farebbe presumere un’attività altamente energetica come nel caso di galassie starburst o comunque con formazione stellare piuttosto accentuata. I dati dimostrerebbero come la si formerebbero 100 stelle all’anno (un tasso 10 volte superiore al normale). In alternativa, al suo interno si celerebbe un buco nero supermassivo da circa 100 milioni di masse solari”. Avi Loeb, stimato astronomo di Harvard, ha aggiunto: “formatosi poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang, un buco nero in HD1 deve essere cresciuto da un enorme seme a una velocità senza precedenti. Ancora una volta, la natura sembra essere più fantasiosa di noi”. E a proposito di galassia, vogliamo segnalarvi questo simpatico proiettore che permette appunto di proiettare nella stanza un effetto spaziale: lo potrete acquistare a soli 18 euro su Amazon in sconto.
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