Una ricerca medica ha dimostrato come una certa specie di vermi sia in grado di individuare il cancro prima che sia troppo tardi. Ma in che modo ci dovrebbero riuscire esattamente? Scopriamo come lavorino.
Tenendo a mente, per quel che possiamo, le innumerevoli specie di vermi esistenti, dobbiamo prendere in considerazione la Caenorhadbitis Elegans. Si distingue dagli altri perché sembra che gli esemplari siano in grado di fiutare le cellule cancerode e anticipare le diagnosi di tumori, dando maggiori possibilità ai pazienti di poter essere salvati prima dell’inevitabile.
Questi nematodi sono sono vermi a simmetria bilaterale, lunghi circa 1 millimetro, con organi sensoriali che permettono loro di avere anche il senso dell’olfatto, di conseguenza sono capaci di distinguere gli odori proprio come gli esseri umani. La differenza? Loro possono letteramente sapere se ci sia un tumore, mentre noi possiamo soltanto diagnosticarlo.
L’apprendimento dei vermi
Come già succede con i cani, i vermi possono essere impiegati per uno scopo ben preciso e che potrebbe rivelarsi essere estremamente utile per una questione di rilevamento rapido. Tuttavia, dovete sapere che sono già stati messi all’opera su piastre di Petri per annusare e dirigersi verso le cellule cancerose nell’urina di pazienti affetti da cancro al pancreas.
Infatti, durante il meeting ACS Spring 2022 tenuto dalla American Chemical Society, i ricercatori dell’università coreana Myongji hanno presentato una soluzione che potrebbe rendere più semplice sfruttare il fiuto dei nematodi per fare lo screening del cancro. Hanno pensato bene di costruire un chip di elastomero basato su una piastra di Agar, con un pozzetto a ogni estremità collegato da canali a una camera centrale.
A una di queste hanno aggiunto una goccia di mezzi di coltura di cellule di cancro del polmone, mentre all’altra della fibroblasti polmonari normali. I vermi sono stati posizionati, invece, nella camera centrale. Dopo un’ora, hanno notato che si sono mossi verso le cellule cancerose del cancro del polmone, seppur una minoranza non lo abbia fatto.
Il dispositivo ha chiaramente dimostrato di poter garantire una efficacia del 70% nel rilevare le cellule tumorali in mezzi di coltura, segno del fatto che sia risultato essere un successo. Adesso non dovranno fare altro che aumentare l’accuratezza e la sensibilità del metodo utilizzando dei vermi già esposti a colture di cellule cancerose.