Come sappiamo, ormai i maiali sono tra i preferiti, insieme alle scimmie, su cui testare alcune funzioni di device, o altra tecnologia. Ebbene, ora avremo modo di capirli!
Cosa c’entra l’intelligenza artificiale con i maiali, più nello specifico, con i loro grugniti? La risposta è davvero molto semplice: la prima, AI, serve per capire come stanno i secondi, i maiali per intenderci. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports di Nature, è stato condotto da un team di ricercatori guidato da Elodie F. Briefer del Dipartimento di Biologia presso l’Università di Copenhagen. Anche l’Italia ha partecipato con il suo autorevole Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Ma torniamo al focus: possibile conoscere il loro stato d’animo sulla base dei grugniti? Assolutamente sì, ed ecco perchè.
LE BASI DELLO STUDIO: DAI GRUGNITI dei maiali ALL’ALGORITMO
La risposta è come vi dicevamo, sì, con ben il 92% di accuratezza. A questo risultato è giunto il team di esperti, che ha raccolto dati sui versi dei maiali – ci si è basati sulla durata e la frequenza dei toni – lungo la loro intera vita per creare un database di 7.414 grugniti registrati da oltre 400 animali da dare in pasto al machine learning ed all’intelligenza artificiale che ne fa da padrone. Alcuni di questi suoni sono stati registrati presso classici allevamenti non destinati al macello, altri in centri sperimentali in cui ai maiali sono stati forniti giochi e cibo particolare a loro sconosciuto, in modo da stimolare la loro curiosità verso il nuovo.
“Le situazioni positive includevano, ad esempio, quelle in cui i maialini prendevano il latte dalla loro mamma, o quando venivano riunificati alla famiglia dopo essere stati divisi. Le situazioni emotivamente negative includevano, tra le altre, separazione, lotte tra maiali, castrazione e macellazione”.
In pratica, lo strumento implementato è capace di tradurre il grugnito dell’animale in uno stato d’animo (il suo) in modo estremamente preciso, senza lasciare spazio ad eventuali interpretazioni. E questo con un significato importante: il benessere dello stesso maiale in diverse situazioni.
“Con questo studio dimostriamo che i suoni degli animali forniscono una visione approfondita delle loro emozioni. Dimostriamo poi che un algoritmo può essere utilizzato per decodificare e comprendere le emozioni dei maiali, passo importante verso un miglioramento del benessere animale per il bestiame – Elodie Briefer, Università di Copenhagen”.
A grugniti acuti corrispondono emozioni negative, dice lo studio, versi corti e di ampiezza limitata sono invece segno di felicità. Grugniti a bassa frequenza, invece, possono essere associati a momenti sia positivi sia negativi. E ben presto, avremo anche un’app al riguardo.