C’è grande fermento da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, in merito alle missioni spaziali. Prima la Roskosmos, l’agenzia spaziale russa, ha minacciato di far “cadere” l’Iss, la stazione spaziale internazionale, poi, come vi abbiamo spiegato nella giornata di ieri, l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, ha fatto sapere di slegarsi dai russi per quanto riguarda ExoMars, le missioni su Marte.
La replica di Mosca non è tardata ad arrivare e sembra che il Cremlino sia intenzionato a volare da solo sul Pianeta Rosso, riproponendo un vecchio leit motiv della Guerra Fredda, appunto, la conquista dello spazio.
MISSIONE SU MARTE: DOPO L’ADDIO DI ESA LA RUSSIA VUOLE FARCELA DA SOLA
Ad annunciarlo è stato il direttore del programma Dimitry Rogozin, che ha fatto sapere: «Perderemo diversi anni – le parole riportate dal sito de Il Sole 24 Ore – ma copieremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo di un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito Vostochny Cosmodrome in modo indipendente», così come si legge su Telegram. Dimitry Rogozin ha pubblicato la copia della lettera in cui il direttore generale dell’Esa, l’austriaco Josef Aschbacher, informa la Russia circa la decisione di sospendere il progetto riguarda la “conquista” di Marte: «In effetti – ha continuato il numero uno dell’agenzia spaziale russa – questo è un evento molto triste per tutti gli appassionati di spazio. Ciò significa che la missione congiunta russo-europea su Marte prevista per settembre 2022 è stata cancellata». “Sono tempi davvero difficili per la satira – commenta a riguardo il quotidiano economico finanziario italiano – la voglia di sorridere sulle storture del mondo è prossima allo zero, ma è un attimo andare con la mente all’unico grande precedente di superpotenza autarchica sbarcata sul Pianeta Rosso: i Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti“.
“Le divise sono simili -si legge ancora – la retorica irredentista la stessa, il dubbio uno: chissà che ne pensano i marziani. Dopo la più grande pandemia dai tempi della Spagnola e il più estenuante braccio di ferro Nato-Russia dai tempi della crisi missilistica, ci mancherebbe solo la guerra dei mondi”. Sulla vicenda Marte, Russia e Ucraina, si è espressa anche Patrizia Caraveo, scienziata italiana di fama internazionale nonché dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che ha pubblicato recente il suo ultimo libro Sidereus 2.0, in cui analizza questa nuova era per l’astronomia: “Ma per la prima volta – scrive – i venti di guerra sono arrivati in orbita e si spingono nell’Universo. E tutto questo rischia seriamente di annullare 50 anni di progresso scientifico”.