Avviato per ora in Cile, Costa Rica e Perù, il test di Netflix prevede un aumento del costo dell’abbonamento per chi condivide il proprio account con altri utenti non registrati e giunge dopo il rialzo del prezzo di tutti i piani applicato di recente negli USA. Scopriamo i dettagli della nuova strategia del colosso californiano.
Netflix ha abituato i propri clienti ormai da tempo: puntuale come un orologio svizzero, il rincaro dei piani di abbonamento si presenta con regolarità dal 2015 ogni due anni esatti, seguendo quel che pare essere un vero pattern del proprio modello di business.
Ed ora, dopo i primi segnali inequivocabili dello scorso anno lanciati dalla società verso gli utenti che condividevano il proprio account “in più nuclei domestici”, ora arriva la conferma.
Anche se per il momento è stata introdotta come test e solo nei Paesi del Cile, della Costa Rica e del Perù, il 31% degli abbonati che condividono il proprio account (come riportato dalle stime del 2020) potrà subire ben presto un aumento di prezzo sul proprio abbonamento.
Gli utenti standard e premium dei Paesi coinvolti potranno creare dei “sotto account” per un massimo di due utenze aggiuntive “non conviventi”, alle quali verranno fornite credenziali di accesso univoche e che potranno utilizzare i contenuti dell’account in totale autonomia, scegliendo anche se importare i contenuti consigliati di una delle altre due utenze.
La maggiorazione del prezzo per ciascun utente extra in Cile è stata fissata ad Euro 2,67, in Costa Rica ad Euro 2,73 ed in Perù ad Euro 1,92. Dunque, se il nuovo modello verrà applicato anche in Italia, il rincaro potrebbe portare ad un aumento significativo rispetto all’attuale canone mensile.
In questo momento, infatti, l’abbonamento premium è fissato ad Euro 17,99 e, per condividerlo con due utenti esterni, aumenterebbe a circa Euro 23,00 al mese, sempre stando ai valori di aumento applicati nei Paesi del Sud America.
Inoltre, pur non essendo per il momento state confermate, alcune indiscrezioni ipotizzano che chi continuerà a condividere il proprio account al di fuori delle proprie mura domestiche senza pagare, andrà incontro alla sua sospensione.
Non ci resta che attendere quindi l’esito dei test per capire quali decisioni definitive adotterà Netflix e se anche il nostro Paese ne verrà coinvolto. Prima di salutarvi vi ricordiamo come sempre, per par condicio, i link ai tre principali servizio di video streaming, a cominciare proprio da Netflix, quindi Amazon Prime Video, che troverete qui, e infine, Disney+
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