WhatsApp è l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo. Si calcola che circa due miliardi di persone la usino quotidianamente ogni giorno sul proprio smartphone, tablet o computer, e spesso e volentieri viene aggiornata per andare incontro alle esigenze del suo vastissimo pubblico.
Essendo così diffusa e capillare, è vero anche che è molto complicato andare incontro a tutte le richieste, di conseguenza sono nate nel tempo delle versioni “moddate” della stessa applicazione di proprietà di Mark Zuckerberg. Si tratta di fatto di modifiche allo stesso software che permettono di introdurre funzioni che non si trovano nella stessa app, e che con grande probabilità non verranno mai applicate.
WHATSAPP MOD: ECCO PERCHE’ NON BISOGNA MAI INSTALLARLE
Ad esempio, come ricorda Tecnologia.libero, la possibilità di visualizzare i messaggi senza far comparire la famosa doppia spunta blu, pur mantenendo la possibilità di vedere la spunta blu dall’altra parte, una funzione che “probabilmente non arriverà mai su WhatsApp, perché è del tutto contraria alla filosofia di base dell’app e perché trasformerebbe WhatsApp in uno strumento di comunicazione molto meno sicuro”. Ecco che in questo caso arrivano in “aiuto” le WhatsApp Mod, e nel corso degli anni sono tantissime quelle che si sono diffuse, come ad esempio GBWhatsapp, YoWhatsapp, FMQhatsapp, WhatsApp Plus. Si tratta di modifiche che, seppur introducendo novità inedite sull’app di messaggistica più popolare che vi sia, potrete installare sui vostri dispositivi solo a vostro rischio e pericolo, ed è per questo che il nostro consiglio è quello di ignorarle: cerchiamo di capire perchè. La prima cosa da sapere, ovvia, è che tutte le mod di WhatsApp non sono ufficiali, ma sviluppate da altre aziende o programmatori indipendenti, e spesso e volentieri non è ben chiaro chi siano.
Si parte dal codice di WhatsApp originale e poi lo si modifica per creare un WhatsApp compatibile ma con funzioni, come detto sopra, aggiuntive. In poche parole, un soggetto X potrà usare WhatsApp Mod per chattare con un soggetto Y che avrà invece l’app originale. Ovviamente chi viene scoperto da Meta, l’ex Facebook, a utilizzare una mod, rischia guai seri, fino al ban totale da WhatsApp: il suo numero sarà segnalato e non potrà quindi più installare l’app in questione. Proprio per questo tali software non si trovano su Google Play Store né su Apple App Store, ma solamente su app store alternativi. Queste versioni “alternative” di WhatsApp permettono inoltre funzioni a volte illegali e immorali, come ad esempio spiare il proprio partner o un’altra persona, ed inoltre, non essendo appunto ufficiali, potrebbero contenere chissà quali virus, che di conseguenza rischiano di danneggiare seriamente il dispositivo mobile su cui le installiamo. Infine c’è anche una questione privacy, visto che non è ben chiaro se i nostri dati vengano utilizzati per altri scopi o meno. La conclusione è che non bisognerebbe mai installare un WhatsApp moddato, anche perchè il software originale racchiude al suo interno già moltissime funzioni, così come potete scoprire da questa guida contenente tutti i trucchi per usare al meglio l’app.