Un lavoro immenso e certosino, e mai quest’ultima parola appare più azzeccata per descrivere quanto realizzato dal Vaticano negli ultimi mesi, ovvero, digitalizzare l’intero archivio dei media, trasferendo quindi documenti di inestimabile valore nei propri computer.
A realizzare questa opera mastodontica è stato il Dicastero della Comunicazione del Vaticano che ha scelto PFU (EMEA) Limited per digitalizzare il proprio archivio di documenti storici, e che a sua volta ha utilizzato lo scanner Fujitsu fi-7900, scanner in vendita qui su Amazon, e senza dubbio fra i migliori del settore. Così facendo la Santa Chiesa gode ora di un unico archivio interamente i digitale, di modo da poter ricercare tutti i documenti e consultanti quando serve.
IL VATICANO HA UN ARCHIVIO DIGITALE: TUTTI I DOCUMENTI CONSULTABILI DAL PC
“L’affidabilità dimostrata da questo dispositivo nel processo di acquisizione ci ha permesso di effettuare scansioni senza errori e imprecisioni, salvaguardando i nostri documenti, da un singolo appunto di testo al più corposo volume” ha fatto sapere il Dicastero per la Comunicazione, voluto nel 2015 da Papa Francesco, mentre Hiroaki Kashiwagi, President e CEO di PFU (EMEA), ha aggiunto: “Documenti storici come quelli in possesso del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano forniscono una digitalizzazione completa della storia della Chiesa Cattolica. Sono lieto che il Fujitsu fi-7900 sia stato scelto per aiutare i curatori a registrare con accuratezza, precisione ed efficienza questi importanti documenti, che costituiranno un prezioso archivio di ricerca per gli anni a venire”. Si è trattato di un lavoro molto complicato e lungo ma soprattutto delicato, in quanto scansionare dei documenti datati svariati secoli può comportarne un eventuale “distruzione”.
Un lavoro quindi straordinario quello realizzato dall’archivio del Vaticano, così come anche sottolineato dal cardinale José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Recentemente aveva rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di vaticannews.va, in cui aveva spiegato le sfide moderne a cui il suo impiego era chiamato: “Come spesso dice papa Francesco, non viviamo solo un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca. È vero: siamo dentro a un cambiamento epocale di grande portata che avrà certamente un impatto irreversibile sul mondo delle biblioteche e degli archivi. Una cosa positiva, almeno, già sappiamo: le società del futuro valorizzeranno sempre più la conoscenza. Ciò significa che il patrimonio che noi rappresentiamo è una componente obbligatoria del futuro. Rimangono tuttavia aperte, per il momento, molte questioni, riguardanti sia la preservazione delle nuove modalità di comunicazione umana sia le forme di costruzione della conoscenza stessa. È illusorio credere che il salto dall’analogico al digitale si faccia in un clic. Esige un cammino lungo e collaborativo”.