E’ tutto pronto per accogliere l’ultimo nato di casa Pixar, un simpatico panda rosso, che vi assicuriamo, pronto a farvi venire un magone (come tutti i film pixar) e a farvi battere il cuore.
A pochi mesi di distanza da Luca, il film animato più amato e che ci ha fatto venire costantemente voglia di mangiare pasta al pesto genovese, la Pixar torna con la sua nuova fiamma di animazione, Red, che purtroppo anche in questo caso ha saltato l’uscita in sala per arrivare direttamente nel catalogo di Disney+, a causa della pandemia. Siamo nuovamente di fronte a un racconto che ha tanto da insegnare, con protagonista la tredicenne cino-canadese Mei Lee, costretta a confrontarsi non soltanto con l’arrivo della pubertà che è sempre una parte della vita che tutti noi vorremmo solo dimenticare, ma anche con un’autoritaria madre che non vuole assolutamente deludere in alcun modo e con un curioso e imbarazzante inconveniente che non si aspettava e che, di certo, non ti insegnano a scuola: ogni volta che Mei prova un’emozione forte, intensa, si trasforma in un enorme panda rosso, creatura particolarmente importante per la sua famiglia. E pensare che noi ci trasformiamo solo in creature costantemente arrabbiate!
La regista Domee Shi (vincitrice dell’Oscar nel 2019 per il cortometraggio Bao) parte da questo spunto per un racconto di crescita ed emancipazione personale che vuole sì emozionare, ma anche insegnare, giocando con i colori accesi che restano impressi meglio nella memoria.
Red: ecco perchè ha tanto da insegnare anche ai più grandi
Dopo un primo comprensibile momento di spiazzamento e di paura, la protagonista di Red comprende che l’animale in cui si trasforma, il simpatico e fluffoso panda, non ha solamente risvolti negativi, ma anzi!. Grazie al panda rosso, può infatti guadagnare i soldi che le servono per assistere al concerto della sua boy band preferita con un po’ di sano marketing che sfrutta la sua situazione molto particolare. Ma soprattutto, per Mei il panda è anche un modo per affrancarsi almeno temporaneamente dalla sua personalità da piccola nerd e ligia al dovere per non deludere la sua mamma, diventando anche solo per qualche minuto, l’oggetto dell’attenzione dei suoi coetanei e in particolare dei maschietti, verso i quali comincia a provare le prime attrazioni e da cui si è sempre sentita molto ignorata.
Come da tradizione della Pixar, fra divertentissime gag e ripetuti colpi di scena, con il passare dei minuti emerge una forte morale di fondo che supera diurna lunga la spensieratezza iniziale, che ci invita a evitare l’omologazione, a fare la pace con noi stessi e ad accettare anche quei lati della nostra personalità che apparentemente troviamo inaccettabili e poco accessibili nella comunità, e che invece dovremmo mostrare con orgoglio! Mai vergognarsi di essere quello che si è. Vi lasciamo al link ufficiale di Disney+, mentre qui troverete Amazon Prime Video, e infine, Netflix.