Gli attacchi hacker da record nel 2021, e per questo 2022 la situazione sembrerebbe ancora aumentare, il colosso di Mountain View vuole cautelarsi. In quest’ottica va inquadrata la acquisizione (manca solo il closing, atteso a mesi) di Mandiant, una società di sicurezza informatica americana top, quotata in borsa, salita alla ribalta nel febbraio 2013 quando ha pubblicato un rapporto che coinvolgeva direttamente la Cina nello spionaggio informatico.
Google sta raddoppiando la sicurezza informatica, questa la motivazione principale dell’acquisizione di Mandiant per circa 5,4 miliardi di dollari. Secondo i termini dell’accordo, Google acquisirà la società con sede a Reston, in Virginia, per 23 dollari per azione, in un accordo interamente in contanti che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.
Il prezzo deciso rappresenta un premio del 2,3% rispetto al costo delle azioni di chiusura della scorsa settimana, attestatosi a 22,49 dollari. Mandiant, che entrerà a far parte di Google Cloud, è stato spesso chiamato nella sua storia dalle più grandi aziende del mondo per indagare e rafforzare le difese digitali dopo gravi violazioni dei dati; fino allo scorso anno, quando è stato rinominato, era conosciuto come FireEye. Google, lo prende tutto per sé.
Phil Venables entra subito nel nocciolo della questione e sintetizza così i motivi che hanno indotto Google a compiere questa operazione. “Nel crescente ambiente ostile di oggi – spiega il responsabile della sicurezza delle informazioni di Google Cloud, durante una chiamata con analisti e giornalisti – la sicurezza non è mai stata così importante”.
Kevin Mandia, CEO di Venables e Mandiant, invece, ha affermato che la combinazione dell’analisi della sicurezza informatica di Google con la tecnologia di difesa automatizzata di Mandiant, che è alimentata dall’intelligence appresa dalle sue indagini sulle violazioni, farà molto per aumentare la sicurezza del cloud, in un momento in cui è estremamente necessario.
L’accordo arriva sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina. Gli esperti di sicurezza informatica hanno da tempo previsto che qualsiasi conflitto tra i due paesi avrebbe incluso nuovi attacchi informatici che si inseriscono in una situazione già preoccupante ed evidenziata nel 2021, e che inevitabilmente ha un effetto sulla catena globale.
Tutte le grandi aziende, ormai, devono affrontare le crescenti minacce da parte di bande ciber criminali, che cercano di estorcere loro milioni di dollari con ransomware e altri tipi di attacchi informatici progettati ad hoc.
Tutto ciò ha aumentato la domanda di professionisti della sicurezza informatica quando c’è già una significativa carenza di manodopera nel settore. “L’aumento dell’automazione aiuterà le aziende a ottenere il massimo dalle persone che hanno”. Parola di Mandiant.
Gli osservatori del settore affermano che potrebbero esserci più accordi come questo in vista. Daniel Ives, analista di Wedbush, ha scritto in una nota agli investitori che, soprattutto vista la minaccia dalla Russia, l’accordo potrebbe essere l’inizio di una “massiccia fase di consolidamento” per l’industria del cloud, con aziende come Amazon e Microsoft – ora sotto pressione – per “rafforzare ulteriormente” la sicurezza delle loro piattaforme”.
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