Molti utenti europei, e forse anche qualcuno tra noi, hanno ricevuto un messaggio nello stato di WhatsApp in cui vengono annunciate alcune direttive. Ma di cosa stiamo parlando precisamente?
Per quanto possa sembrare un semplice messaggio di avviso, il social network ha combattuto davvero molto tempo per poter ricevere questa comunicazione che in tanti hanno ignorato, mentre altri avranno letto per pura curiosità. La notifica può essere scambiata come una banale informazione sulla privacy e sui dati, ma in realtà ha una importanza decisamente maggiore di questa.
Difatti, dovete sapere che il Commissario europeo della Giustizia, ossia Didier Reynders, voleva dei chiarimenti per quanto riguarda la condivisione dei dati di tutti gli utenti europei. Da qui, dunque, ha avuto inizio una battaglia molto lunga e duratura che ha portato via davvero tanto tempo ed energie sia a Mark Zuckerberg che a loro che si sono occupati del caso. Ma come è finita questa storia, e che cosa c’entra con il messaggio ricevuto?
Beh, è semplice: la comunicazione è ciò che si è concluso tra l’Unione Europea e Meta. Parliamo di una serie di normative, come la crittografia end-to-end o altre informazioni simili, che ora dovranno essere sempre a portata degli utenti affinché loro ne siano al corrente, ma non è tutto ciò che è successo.
Difatti, la società si è anche trovata costretta a pagare una multa record di 225 milioni per la violazione delle leggi europee della privacy, provocando un danno immenso alla compagnia che, a quanto pare, sta sperimentando la sanzione più cara di tutti i tempi. Oltretutto, gli era stato dato un periodo preciso per diffondere le nuove notizie relative alle ultime direttive dell’UE.
Per rimanere conformi alle decisioni prese, Meta ha informato tutti quanti noi sulla legge riguardante la protezione dei consumatori e tutto quello che ha a che fare con l’utenza di WhatsApp. Certo, è sicuramente un colpo che non dimenticheranno, ma almeno la vicenda possiamo dire che sia finalmente conclusa.
Ora come ora è probabile che le prossime mosse da parte della compagnia possano essere maggiormente controllate e regolarizzate; non commetteranno ancora una volta un errore del genere, tanto meno pensiamo che permetteranno ad altri di eseguire delle multe troppo costose e che danneggino, ancora una volta, l’intera società.
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