Banksy ha aperto uno shop online che funziona a sorteggio, e da qui bisogna trarre alcuni conclusioni: strategia o senso degli affari al di fuori degli schemi?
Banksy, il famoso, controverso e misterioso artista anonimo inglese che da tempo ci sorprende con le sue opere, ci ha da tempo abituato ai colpi di scena e alle polemiche che tanto ama mettere in atto nei momenti meno opportuni. C’è da dire però che tutta la sua opera altro non è che una feroce critica delle ingiustizie e delle contraddizioni del sistema economico e politico che stiamo attraversando. Uno Street artist del suo calibro però, non ce lo saremmo mai aspettato in una casa d’aste, per di più molto fuori dal normale: eppure è successo. Ora ne ha fatta un’altra delle sue, come sempre rasentando la stranezza e la vena pungente che lo contraddistingue.
Qualche giorno fa ha aperto un negozio molto particolare a Londra, e lo ha chiuso pochi giorni dopo, il 13 ottobre, improvvisamente e senza una nota di spiegazione: nella migliore tradizione fashionist dei temporary store, che durano come una manciata di pasta in una casa d’italiani (senza offendere nessuno: quanto è buona la pasta?). Ora il negozio diventa online: si potranno sempre comprare alcune delle sue opere come nel temporary store, anche se non basta sborsare una somma per comprare il vostro dipinto o opera preferita. Tra le opere in vendita possiamo trovare: una palla da discoteca fatta con un elmetto da poliziotto, un gioco per bambini in cui i pupazzetti sono dei migranti che devono essere caricati su un camion, tazze, magliette.Ma ecco le prove da superare: innanzitutto bisogna registrarsi lasciando i propri dati, quindi non sarà anonimo.
Poi bisogna rispondere alla domanda “Does art matter?”. E infine, la parte più importante: incrociare le dita e aspettare. Perchè? perché i pezzi disponibili sono autentici e quindi sono pochi, per cui tra i richiedenti (o tra quelli che hanno risposto bene alla domanda che non sembrerebbe avere chissà quale articolata risposta?) si opera un sorteggio. Ah, c’è tempo solo fino al 28 ottobre. Quindi non è detto che riuscirete a portarne a casa una.