A partire dall’8 marzo proseguirà il graduale passaggio verso le nuove frequenze, utilizzate per lasciare libere quelle attuali alla rate 5G. Chi non possiede una tv adeguata dovrà acquistarne una nuova o dotarsi di decoder.
A partire dal 2022 è in corso il passaggio alle nuove bande di frequenza; un passaggio graduale che porterà tutte le tv nazionali ad essere sintonizzate su frequenze diverse rispetto alle precedenti, che saranno lasciate libere per la rete 5G.
L’8 marzo infatti è una data che è stata indicata come prossimo passo nel passaggio al nuovo digitale terrestre, come termine ultimo per la sostituzione di televisori o per l’acquisto di un decoder.
Il procedimento di chiusura è iniziato lo scorso ottobre ed entrerà in una nuova fase fino al 2023 . Le emittenti televisive stanno adottando un nuovo sistema di codifica del segnale, hevc main10, per lasciare libere le frequenze delle reti cellulari 5G ed aumentare l’efficienza delle bande di frequenza utilizzate per fornire trasmissioni ad alta definizione.
Il cambiamento è in corso di svolgimento in maniera graduale, suddivisa in fasi; la prima fase esclude solo i televisori non compatibili con le trasmissioni HD. Questa è la fase in corso negli ultimi mesi.
Alcune reti sono già passate alla nuova trasmissione ad ottobre, ma a partire dall’8 marzo il cambiamento riguarderà tutti i principali canali nazionale, che passeranno allo standard mpeg4 full HD e le persone sprovviste di TV adeguata non riceveranno più contenuti.
Per verificare se un dispositivo è predisposto, si può fare un test, risintonizzando la TV o il decoder e portandolo sul canale Rai 501: se il segnale viene ricevuto e il logo dell’emittente mostra HD, il dispositivo è conforme allo standard.
Difatti ciò che accadrà a partire dalla settimana prossima non causeranno lo spegnimento dello standard MPEG-2; questo sarà attivo nel simulcasting con MPEG-4. I canali non HD verranno spostati dopo la posizione 500: questo significa che per visualizzare il canale 5, ad esempio, è necessario spostarsi su 505 anziché su LCN 5.
In caso contrario, è necessario acquistare un nuovo televisore, magari utilizzando i bonus erogati in questi giorni; oppure si dovrà acquistare un decoder apposito che permetterà di visualizzare le nuove frequenze.
La rete nazionale rimarrà comunque visibile sui canali secondari dell’emittente principale, ovvero i canali fino all’8 marzo rimarranno visibili trasmissioni veloci. Si tratta di numeri che iniziano con 501, e dopo martedì prossimo sarà ancora possibile cercare la programmazione nazionale utilizzando il codice precedente. Vi lasciamo infine ad una serie di offerte per l’acquisto eventuale di un decoder che possa leggere il nuovo segnale del digitale terrestre: qui il link ad Amazon
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