StarLink non si ferma un momento e rincara la dose dei suoi satelliti, utili per consentire il suo funzionamento in tutto il mondo.
SpaceX, la compagnia aerospaziale di Elon Musk, ha lanciato in orbita altri 47 satelliti a supporto della tecnologia di StarLink. Il lancio, avvenuto nella giornata di ieri, 3 marzo 2022 alle ore 15:35 italiane, ha mandato in orbita i satelliti a bordo di un razzo Falcon 9 a due stadi – sempre della compagnia spaziale del magnate sudafricano. Dopo 9 minuti, come da programma, è rientrato lo stadio superiore del razzo di SpaceX, atterrando sulla nave drone Just Read the Instructions, al largo delle coste della Florida, nell’Oceano Atlantico.
Un nuovo record per il Falcon 9: da giugno 2020 è già rientrato undici volte
Si tratta, conti alla mano, dell’undicesimo rientro con successo di Falcon 9, divenendo così il terzo razzo a raggiungere il record di riutilizzi in ambito SpaceX. Continuano così i test di rientro di SpaceX, che in soli due mesi ha raggiunto già la quota di sei lanci complessivi. Lo stesso Falcon 9 utilizzato per mandare in orbita di 47 satelliti di StarLink, era già stato utilizzato a giugno 2020, a gennaio 2021, a giugno 2021 e in altre sette missioni della compagnia.
L’ennesima prova di quanto affermato da Elon Musk, che basa praticamente ogni progetto futuro sulla capacità dei suoi razzi di rientrare e quindi essere riutilizzati. Chiave di volta che darà inoltre lo sprint necessario alla colonizzazione di Marte in un futuro prossimo – insieme ad altre missioni spaziali più o meno ambiziose. Come sempre il video del lancio e del rientro è disponibile in replay sui canali social di StarLink, ve lo lasciamo qui sotto per godervi appieno lo spettacolo del Falcon 9.
StarLink sale così a 2.200 satelliti, un traguardo necessario per mantenere attivo il servizio implementandolo con il passare dei mesi. Tra guasti, spegnimenti programmati e tempeste geomagnetiche, sono già 200 i satelliti caduti, ma le missioni per rimpolpare la costellazione dovrebbero mantenere il servizio attivo. L’obiettivo di Musk è chiaro: raggiungere i 50.000 satelliti entro i prossimi anni. Ci riuscirà? Solo il tempo saprà darci la risposta.