Il digitale terrestre continua a regalare interessanti novità. Al di là dello switch off iniziato mesi fa e il cui primo step si concluderà il prossimo 8 marzo 2022, fra pochi giorni, va segnalato il VVC, ovvero, il Versatile Video Coding.
Come scrive Hdblog.it, il consorzio DVB Project ha aggiunto appunto questo codec alle specifiche di base per applicazioni broadcast e broadband, ovvero, le trasmissioni televisive tramite digitale terrestre ma anche lo streaming video e la ricezione satellitare. La novità giunge come previsto dopo che a novembre dell’anno scorso, lo stesso consorzio aveva aggiornato le specifiche per le trasmissioni in 8K e HEVC.
LA TRASMISSIONE DVB DIVENTA PIU’ RICCA E DI MAGGIORE QUALITA’ GRAZIE AL VVC: I DETTAGLI
“L’aggiunta di VVC – si legge sul sito ufficiale di DVB Porject – con ulteriori codec a seguire, assicura che il digitale terrestre continui a fornire il toolbox più completo e flessibile al mondo per la fornitura di servizi televisivi di prossima generazione tramite broadcast e banda larga”. Ma non finisce qui, perchè DVB Project aggiunge: “Dopo aver completato l’aggiunta di VVC nei tempi previsti, il gruppo sta continuando a lavorare intensamente, con il codec AVS3 come obiettivo attuale e AV1 il prossimo in linea per la valutazione”. Ma che cosa è nel dettaglio questo nuovo codec VVC? In aiuto ci viene sempre il sito ufficiale dello stesso consorzio, su cui si legge: “VVC, pubblicato a novembre 2020, è l’ultimo membro della famiglia di standard di codifica video sviluppati congiuntamente da ISO/IEC MPEG e ITU-T VCEG. Secondo i risultati di MPEG, è in grado di codificare video con un risparmio medio di bitrate del 50% per la stessa qualità soggettiva rispetto a HEVC, il suo predecessore della stessa famiglia”. Di conseguenza, alla luce di queste caratteristiche, VVC risulta essere “una delle tecnologie di codifica video più efficienti attualmente disponibili” sul mercato.
“La specifica DVB-AVC rivista – spiega DVB Project – include quattro punti di conformità per VVC, il requisito minimo è un ricevitore di base in grado di supportare risoluzioni fino a 4K (3840 × 2160) con HDR. I tre punti di conformità aggiuntivi coprono il supporto di frame rate elevati (HFR) e risoluzioni fino a 8K (7680×4320)”. Come qualcuno di voi che mastica termini molto tecnici avrà già intuito, questo nuovo codec è funzionale all’introduzione di trasmissioni con elevata qualità e risoluzione, come ad esempio il sopra citato 8K, ma anche l’Ultra HD ne può trarre sicuramente giovamento grazie al risparmio di banda. E a proposito di digitale terrestre, se foste alla ricerca di un decoder di qualità ed in offerta, occhio a questa offerta su Amazon per un decoder mini stick, grande quanto una chiavetta usb.