Prendere spunto dal passato per migliorare il futuro. Sembra essere questa la filosofia del team scozzese che ha realizzato un progetto di drone idraulico, chiamato Flowcopter, che non utilizzerà l’elettricità per volare ma sistemi alternativi.
Dal progetto alla messa in pratica di obiettivi tanto audaci ce ne passa, ancora tutta la questione è in fase di progettazione e testing, ma la squadra che sta lavorando a questo progetto è fermamente convinta che in futuro Flowcopter potrà realmente fare ciò per cui è stato progettato.
In sostanza, Flowcopter nelle intenzioni sarà il primo drone idraulico che, invece dei motori elettrici di tipo brushless, userà motori a gas e pompe che garantiranno voli lunghi ore e percorrenze di centinaia di chilometri che saranno affrontati senza pause.
Flowcopter come il drone di Leonardo? Si va verso la realizzazione di un sogno
In pratica questo tipo di approccio al volo di Flowcopter ricorda da tanto vicino quello ipotizzato da Leonardo Da Vinci, che circa 600 anni fa ha ipotizzato la realizzazione di una macchina da volo che, per forza visti i tempi, non prevedeva l’uso di elettricità ma semplicemente elementi naturali come il gas.
L’idea dunque è di fare un tuffo nel passato per migliorare il futuro, tornando all’ipotesi di utilizzare combustibili fossili per alimentare i motori con pesi totali inferiori e, di conseguenza, maggiori capacità di percorrenza e resistenza.
Naturalmente, se finora un progetto del genere non è ancora mai arrivato alla sua realizzazione pratica, un motivo c’è ed è presto detto. I motori elettrici infatti, sebbene abbiano prestazioni inferiori a quelli alimentati da motori a gas, consentono un maggior controllo generale ed una precisione di controllo più elevata, mentre il minor controllo esercitabile su motori a gas combustibile si traduce anche in una spiccata instabilità in volo, soprattutto se si parla di droni.
Per adesso Flowcopter ancora non è in grado di volare da solo, ed i progettisti sono ancora a lavoro anche sulla migliore soluzione per renderlo indipendente. Si pensa al momento ad una gestione completamente idraulica, con una pompa volumetrica a supporto capace di controllare i flussi ai motori con precisione e rapidità per avvicinarsi alle prestazioni di un motore elettrico.
Ad oggi già sono stati realizzati dei prototipi di Flowcopter ma ancora si è abbastanza lontani dalla realizzazione di un modello che possa volare in autonomia. Si pensa comunque che il modello di drone idraulico, una volta realizzato e reso autonomo, sarà in grado di sostenere voli fino a 900 kilometri totali, o magari affrontare voli più brevi ma con pesi più alti, anche fino a 150 kg di payload.