La situazione tra Russia e Ucraina sta pesando non solo per le atrocità che, nel 2022 sono davvero fuori posto, ma diverse aziende si stanno letteralmente tirando indietro nel loro ruolo nel paese russo.
Ucraina- Russia. Non si parla d’altro da un paio di giorni a questa parte, del conflitto che potrebbe segnare un ipotetico inizio della terza guerra mondiale. Soprattutto dopo due anni di pandemia e morte, no vax e mascherine, ci mancava proprio il brivido della paura. Qual momento migliore per iniziare una guerra ? Ebbene, parliamo in questo articolo, specificatamente, di Google Pay e Apple Pay, che sono diventati quasi del tutto inutilizzabili in Russia. Perchè? Tutto piuttosto semplice, soprattutto se avete seguito le ultime novità. Molte carte emesse dalle principali banche russe non possono infatti sfruttare i due noti servizi di pagamento digitale, non più. A comunicarlo è stata la stessa Central Bank of Russia, segnalando che gli istituti coinvolti sono VTB Group, Sovcombank, Novikombank, Promsvyazbank e Otkritik. Per questi, Google Pay e Apple Pay è un ricordo lontano.
Che cosa comporta questa situazione
I possessori delle carte di credito che sono state originariamente emesse da queste banche, non potranno più utilizzare le stesse carte suddette all’estero o per pagamenti online legati ad aziende che si trovano nei Paesi che hanno emesso le sanzioni, proprio per isolare in tutto e per tutto la Russia, che si sta ritrovando d’ora in d’ora senza agganci con il mondo esterno. Dai social, alle banche, ai siti e molto probabilmente alle banche, diversi servizi stanno abbandonando la Russia dopo le parole di Vladimir Putin, che probabilmente non dimenticheremo mai.
Negli ultimi giorni infatti buona parte del mondo – tra cui l’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Australia – ha sanzionato la Russia nel tentativo di scoraggiare ulteriori azioni in Ucraina, chiudendo addirittura “il cielo”.
Nel frattempo la popolazione russa sembra aver preso d’assalto i bancomat con l’obiettivo di prelevare dollari americani per avere dei liquidi in mano, preoccupati del fatto che il rublo possa perdere valore, dato che è l’ipotesi più plausibile. Le banche però sembrano ormai a corto di dollari americani ma garantiscono il pieno accesso agli averi dei propri clienti, dimostrando che ancora, i conti non sono stati chiusi.