Sapete quali sono i pianeti intelligenti? Una domanda a cui hanno cercato di dare una risposta precisa e dettagliata alcuni ricercatori. Per farlo, come si legge sul portale italiano di Esquire, è stato stilato un diagramma secondo cui in base ad un determinato livello raggiunto da un preciso pianeta, a quel punto conquista punti, diventando più intelligente.
Vi diciamo subito che se volete cercare la Terra in questo elenco non la troverete in quanto secondo il gruppo di studiosi, il nostro Pianeta non rientra in questo gruppo di “geni spaziali”- “C’è intelligenza sulla Terra, ma non c’è intelligenza planetaria”, fa sapere Adam Frank, astrofisico dell’università di Rochester, New York, aggiungendo: “I pianeti si evolvono attraverso stadi immaturi e maturi e l’intelligenza planetaria è indicativa di quando si arriva alla maturità”.
L’ELENCO DEI PIANETI INTELLIGENTI SECONDO LA ROCHESTER UNIVERSITY: LA TERRA NON C’E’
E ancora: “La domanda da un milione di dollari è capire che aspetto ha l’intelligenza planetaria e che cosa significa per noi in pratica, perché non sappiamo ancora come passare a una tecnosfera matura”. Secondo lo studio realizzato da questi ricercatori curiosi, l’intelligenza di un pianeta è rappresentata da un corpo di conoscenze, come ad esempio quella tecnologica, “che opera attraverso un sistema complesso di specie diverse – scrive a riguardo Esquire – sostenendo l’intera biosfera in modo armonioso”. Al momento, stando ai risultati emersi dallo studio, la Terra si trova quasi sull’orlo del precipizio, e le nostre azioni collettive hanno ovviamente delle conseguenze globali che però non riusciamo ancora a controllare. “La biosfera – ha proseguito ancora l’astrofisico – ha scoperto come ospitare la vita da sola miliardi di anni fa, creando sistemi per muoversi intorno all’azoto e trasportare il carbonio. Ora dobbiamo capire come avere lo stesso tipo di caratteristiche di automantenimento con la tecnosfera”.
Secondo Frank, sollevare queste domande e cercare quindi di capire l’intelligenza di un Pianeta, fornirà informazioni sulla sopravvivenza non soltanto presente e passata della Terra, ma anche futura, ed inoltre, aiuterà nella ricerca della vita e delle civiltà al di fuori del nostro sistema solare. “Stiamo affermando – conclude – che le uniche civiltà tecnologiche che potremmo mai vedere – quelle che dovremmo aspettarci di vedere – sono quelle che non si sono suicidate, il che significa che devono aver raggiunto lo stadio di una vera intelligenza planetaria. Questo è il potere di questa linea di indagine: unisce ciò che dobbiamo sapere per sopravvivere alla crisi climatica con ciò che potrebbe accadere su qualsiasi pianeta in cui la vita e l’intelligenza si sono evolute”.