Apple svela le origini di un misterioso device a distanza di 45 anni

Il mistero dei numeri di serie scritti a mano sui primi esemplari Apple. Dopo anni di teorie e dibattiti, un appassionato ha risolto l’enigma, grazie ad un’analisi della scrittura da parte di una società specializzata.

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Dopo anni è stato risolto l’enigma dei numeri di serie sui primi apparecchi Apple – ComputerMagazine.it

Sono passati ormai circa 45 anni da quando Apple vendette il suo primo prodotto: l’Apple-1, progettato da Steve Wozniak e Steve Jobs. Tra i 200 Apple-1 originariamente venduti, c’era un numero di serie scritto a mano che ora è necessario per procedere col riconoscimento dei primi modelli venduti. Ma nessuno sa chi ha scritto i numeri. Ora però, grazie all’analisi della grafia, è stato possibile risalire all’autore.

Steve Wozniak partecipò alla prima riunione dell’Homebrew Computer Club a Menlo Park nel 1975. Dopo tale riunione decise di costruire un computer da solo, facile da usare grazie alla tastiera. Dopo aver presentato il suo lavoro al club, lui e il suo amico Steve Jobs hanno iniziato a condividere modelli di produzione e nuove idee.

Da quel momento, dopo molti miglioramenti, arrivarono per la prima volta al Byte Shop di Mountain View per vendere i loro primi modelli di computer. Nei primi mesi sono stati immessi sul mercato circa 200 computer. Di questi, 82 sono ancora lì e circa 80 appartengono alla top 100 con numeri di serie scritti sulla scheda madre. Una serie di numeri “01-00##”.

Nessuno sa davvero chi abbia scritto questa serie digitale. Daniel Kottke, che ha assemblato e testato alcune tavole, garantisce di non essere l’autore di tali codici. Il proprietario del Byte Shop Paul Terrell, ha detto di non essere responsabile. Ora però è stata trovata la risposta a questo dilemma.

La risoluzione dell’enigma grazie all’analisi della scrittura

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Una perizia professionale della scrittura ha permesso di risolvere il mistero – ComputerMagazine.it

Achim Baqué ha creato l’Apple-1 Registry, un database che tiene traccia di tutti i computer Apple-1 ancora in circolazione nel mondo. Questo database ha una funzione importante nella risoluzione del mistero, permettendo di risalire alla storia dei primi modelli che sono stati venduti.

Baquè ha preso, lui stesso due Apple-1 e li ha portati a Los Angeles. La merce vale circa un milione di dollari. Ha quindi mostrato i pezzi a PSA, un’azienda specializzata nell’autenticazione della scrittura a mano, per procedere con un riconoscimento secondo i parametri della grafologia.

PSA analizza diverse caratteristiche, come la precisione dei tratti, la forza della pressione etc… Ha quindi effettuato una comparazione con diversi documenti scritti da Jobs, Wozniak ed altri tra i primissimi lavoratori di Apple; chiunque abbia avuto accesso a quei primi modelli di computer.

Grazie a questo è stato possibile risalire all’autore: si tratta di Steve Jobs. La motivazione di tale operazione è sconosciuta. Probabilmente aveva una qualche funzione pratica di organizzazione del lavoro. Ora però quei semplici numeri hanno acquisito un altro valore, come una sorta di autenticazione di pezzi unici, per la loro rarità.

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