Molti comuni cittadini stanno condividendo su TikTok dei video che mostrano i movimenti di soldati e attrezzature sul confine, che vengono poi analizzati e usati dai ricercatori che monitorano gli sviluppi del potenziale conflitto di cui siamo ormai “pieni” e in attesa di eventuali accordi.
Le immagini che stiamo andando a descrivervi, le abbiamo viste tutti:le strade innevate vicino a Kursk, carri armati e attrezzature militari che bloccano il traffico. Diversi video girati nei pressi della città russa, a oltre cento chilometri dal confine con l’Ucraina, mostrano auto bloccate in fila in attesa di attraversare i binari del treno usato per trasportare carri armati da un posto all’altro, per uscire dal conflitto, per tornare in un posto sicuro. Ci sono filmati che mostrano decine e decine di veicoli militari parcheggiati l’uno accanto all’altro, in silenzio, immobili. E altri video riprendono carri armati in marcia sul terreno innevato lungo una strada trafficata. Tutte questi filmati hanno una cosa in comune: sono state condivise su TikTok,la nota piattaforma video.
“Ci sono un sacco di dati in giro“, dice Benjamin Strick, direttore delle indagini al Centre for information resilience (Cir). Il team del Cir sta verificando e mappando i video che mostrano i movimenti delle truppe in Russia e Bielorussia da diverse settimane, per capire le strategie che stanno seguendo e per captare i posti e vedere se i filmati sono autentici. A gennaio, il Cir ha mappato la bellezza di settantanove filmati; a febbraio, finora è riuscito a verificarne centosessantasei.
Le immagini satellitari hanno individuato truppe, elicotteri e hardware militari pronti a partire al primo accenno. Ma per chi si trova sul posto, TikTok è diventata una piattaforma fondamentale per mostrare i movimenti militari in presa diretta.
“TikTok è sicuramente una delle principali piattaforme utilizzate per documentare quello che sta succedendo“, ha spiegato Eliot Higgins, il fondatore dell’unità investigativa open source Bellingcat, che da anni diffonde prove dell’attività di spionaggio russo. I video da TikTok poi, passano ad altri social come Facebook e Twitter, diventando globali.
Uno strumento utile?
I video TikTok girati intorno a Kursk offrono un’istantanea in diretta di quanto potere abbia acquisito l’intelligence open source, nota anche come Osint. I video sono il contorno delle notizie che vediamo sui telegiornali, possono essere di bassa qualità e avere inquadrature traballanti, ma sono i video che la tv CERCANO. Video reali, veri. Molti video verificati e certificati come veri, provenienti dalla zona intorno a Kursk, contano meno di mille visualizzazioni, ergo non tutti li guardano e questo vuol dire che i video provengono dai comuni cittadini, e ancora meno commenti e condivisioni. “Non c’è bisogno dei traditori, su tik tok tutti i movimenti di attrezzature saranno mostrati ?“, si legge in un commento sotto un video TikTok che mostra carri armati in attesa di attraversare una strada, vicino a dei bambini che giocano.