Il blog “Glamour Daze”, che si definisce un “archivio di moda vintage e di bellezza”, ha pubblicato video di inizio Novecento che, restaurati attraverso tecniche basate sull’intelligenza artificiale, si sono trasformati in testimonianze in 4K della moda e dello stile di quegli anni, dalla resa davvero strabiliante.
Il blog di moda Glamour Daze ha dato un tocco di ultra-definizione al passato. E, tutto a un tratto, ecco che l’antico assume le sembianze del moderno: aumentando i fotogrammi da 16 e 24 al secondo fino a 60, portando la risoluzione fino a 4K ed aggiungendo il colore tramite la tecnica del “Deep Exemplar-Based Video Colorization”, basata sull’intelligenza artificiale, le testimonianze video della moda di inizio Novecento hanno acquisito una patina di contemporaneità tutta nuova e davvero stupefacente.
E se a tutto ciò togliamo anche il caratteristico “ronzio” della trasmissione della pellicola ed aggiungiamo una rifinitura dell’audio attraverso sonorizzazioni e Foley Art, il risultato è un vero e proprio viaggio nel tempo.
Non nostro bensì dei video, che attraversano più di un secolo di perfezionamenti tecnologici nella sfera degli audio-visivi per avvicinarsi alla nostra modernità e mostrarci lo stile di un’epoca intramontabile in tutto il suo charme e splendore, come mai era stato possibile prima d’ora.
Non solo video: anche gli scatti di Muybridge prendono vita attraverso l’AI
Oltre al restauro della documentazione video del “New York Flappers” del 1927, del “Shanghai Fashion Show” del 1929, di una passeggiata nella Berlino o Parigi degli anni ’20, Glamour Daze ha trasformato in video alcuni scatti del maestro della fotografia di movimento Eadweard Muybridge, utilizzando la stessa tecnica di ridefinizione.
In questo caso, l’anno è il 1884, il soggetto una coppia di ballerini di waltzer e, unendo gli scatti di Muybridge, Glamour Daze ha poi riempito i frame mancanti per consentire continuità e fluidità di movimento, riuscendo a dare nuova vita alla sessione fotografica.
I risultati lasciano davvero a bocca aperta. E chissà, d’ora in poi, quanti altri archivi del passato cominceranno a viaggiare nel tempo tramite l’intelligenza artificiale, senza perder nulla del loro fascino ed al contempo svelandoci nuovi e sempre più nitidi dettagli e peculiarità della loro essenza.