C’è una novità per quanto riguarda WhatsApp. No, non è un nuovo aggiornamento inerente l’introduzione di qualche particolare funzione, bensì un update sulla questione privacy.
In queste ore, infatti, come scrive Tecnologia.Libero.it, milioni di utenti del nostro Paese stanno ricevendo dalla popolazione applicazione di messaggistica di proprietà di Mark Zuckerberg, un messaggio una volta che si apre la stessa app. Come accennato poco fa, si fa riferimento all’informativa sulla privacy, molto chiacchierata negli scorsi mesi: cerchiamo di scoprire il perchè di questa comunicazione.
Per trovare la risposta bisogna tornare indietro di qualche settimana, e precisamente alla fine dello scorso mese di gennaio, quando Meta, la società a cui WhatsApp fa capo, ha ricevuto una lettera formale direttamente dalla Commissione Europea sul tema privacy. Di conseguenza, ha dovuto adottarsi alle direttive. Ma quali sono tali regole? Lo scorso mese il Commissario europeo della giustizia Didier Reynders, ha spiegato che WhatsApp deve garantire ai propri utenti di comprendere come vengono utilizzati dalla stessa app i dati personali, ed in particolare se questi vengono condivisi con eventuali partner commerciali. “Mi aspetto che WhatsApp rispetti pienamente le norme dell’UE che tutelano i consumatori e la loro privacy“, furono le parole proferite a riguardo dal Commissario. Di conseguenza lo stesso software di messaggistica istantanea ha inviato una comunicazione ai propri utenti in cui si legge: “Nella nostra Informativa sulla privacy, ti forniamo maggiori informazioni su come utilizziamo i tuoi dati. Scopri di più“.
Lo ‘scopri di più’ viene segnalato in grassetto, ed invita i vari utenti a cliccare su un apposito link, attraverso cui si accede ad una nuova pagina del centro assistenza WhatsApp in cui viene spiegato che “Stiamo aggiornando la nostra Informativa sulla privacy per i residenti in Europa“. La stessa applicazione, inoltre, sottolinea che sta agendo “in base alle indicazioni della nostra principale autorità di controllo europea per la protezione dei dati, la Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati“. Il riferimento all’Irlanda lo si deve semplicemente al fatto che l’app di Zuckerberg ha la sede legale e fiscale europea in Irlanda, un escamotage per pagare meno tasse. In ogni caso, venendo al concreto, in quanto a privacy non è cambiato nulla rispetto a prima, o così ci tiene a precisare WhatsApp: “Come sempre, non possiamo leggere né ascoltare le tue conversazioni personali perché sono protette dalla crittografia end-to-end e lo saranno sempre“. Di fatto è cambiata l’informativa sulla privacy, ovvero, il documento in cui si spiega come vengono gestiti i dati degli utenti, e non la privacy stessa.
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