Il problema riguardante l’esplorazione di Marte da parte degli umani, è legato sostanzialmente alla distanza che separa il Pianeta Rosso dalla Terra. Visto che il territorio marziano dista svariati chilometri da noi, c’è da mettere in conto un viaggio molto lungo, e ciò significa carburante in quantità esagerate, e soprattutto, la necessità di far restare nello spazio gli astronauti a lungo, con tutto ciò che ne deriva.
Ma secondo Elon Musk, grazie alla sua compagnia spaziale privata SpaceX, a breve potremo raggiungere Marte in solo un mese e mezzo. Il tutto sarà reso possibile attraverso un metodo innovativo che permette ad una navicella di raggiungere Marte in tempi record. La tecnologia utilizzata sarebbe quella di un laser, e a metterla appunto sono stati gli ingegneri della McGill University. L’ida, riportata da Phys.org, è stata partorita dopo che la Nasa ha appunto chiesto al mondo intero di trovare una soluzione per colonizzare l’affascinante Pianeta Rosso.
SU MARTE IN 45 GIORNI CON LA TECNOLOGIA LASER, ELON MUSK E SPACEX CI CREDONO
Ebbene, a venire in soccorso dell’agenzia spaziale a stelle e strisce, vi sarebbe la propulsione laser-termica, raggi a infrarossi che “dalla Terra – si legge su punto-informatico.it – hanno modo di riscaldare il plasma di idrogeno presente in una camera posta dietro al veicolo spaziale, il quale viene espulso per creare spinta verso il nuovo pianeta, con i propulsori laterali che servirebbero a dare la giusta rotta alla nave per allinearla al nostro pianeta mentre questo ruota”. Per realizzare dei raggi infrarossi della lunghezza di 10 metri e con la larghezza d’onda di un micron, servirebbero 100 megawatt, una quantità che in genere viene consumata da 80mila famiglie degli Stati Uniti. In ogni caso, con questa tecnologia si potrebbe raggiungere la Luna in sole 8 ore, mentre per Marte ci vorrebbe un po’ di più, ma comunque un tempo alquanto interessante rispetto a quelli attuali.
“La propulsione laser-termica – ha spiegato Emmanuel Duplay, principale autore dello studio – consente missioni di trasporto rapido di 1 tonnellata con insiemi di laser delle dimensioni di un campo da pallavolo, qualcosa che la propulsione laser-elettrica può fare solo con insiemi chilometrici”. Secondo Duplay, è probabile che i primi sbarchi su Marte avvengano con metodi “tradizionali”, ma in seguito non è da escludere che la propulsione laser possa realmente essere implementata: “Poiché sempre più umani intraprenderanno il viaggio per sostenere una colonia a lungo termine, avremo bisogno di sistemi di propulsione che ci portino lì più velocemente, se non altro per evitare i rischi di radiazioni”. I tempi potrebbero essere maturi fra il 2040 e il 2050, quindi fra circa 30 anni. Intanto Elon Musk ha realizzato un video tramite SpaceX, spiegando come andremo su Marte nel futuro, e potete trovarlo qui