Uno schema Ponzi in piena regola, applicato ai diritti di licenza cinematografica per la distribuzione estera di HBO e Netflix: pagava gli interessi maturati dai vecchi investitori con i soldi dei nuovi e, con i guadagni intascati, acquistava residenze milionarie e viaggiava su jet privati. Poi la denuncia presentata dalla Securities and Exchange Commission ed infine la condanna: 20 anni di carcere e 230 milioni di dollari di risarcimento.
Ha condotto l’attività illecita per quasi 7 anni, truffando oltre 250 persone. L’attore Zach Avery, aka Zachary Horwitz, fingeva contratti con l’emittente statunitense HBO e con il colosso di distribuzione Netflix e convinceva le sue vittime ad investire sui diritti di film per il mercato estero.
Poi, in perfetto schema Ponzi, usava il denaro dei nuovi investitori per ripagare quelli vecchi, trattenendo un margine di utile tra il 25 ed il 45% per ogni operazione. In questo modo, come ha riportato la CNN, ha frodato negli anni un capitale di circa 650 milioni di dollari.
Small-Time Hollywood actor Zach Horwitz (aka Zach Avery) sentenced to 20 years for multimillion-dollar Ponzi schemehttps://t.co/ff1FUYwZe7@_zachavery #GuruDown #GuruWayDown #WhoisNext
— GuruLeaks (@Guruleaks1) February 15, 2022
La denuncia e l’ammissione di colpa
E’ stata una denuncia presentata lo scorso Aprile dalla Securities and Exchange Commission a far emergere la truffa: Horowitz, infatti, è stato accusato di aver trasferito parte dei guadagni in conti bancari personali per acquistare una residenza di lusso del valore di 5,7 milioni di dollari, volare su jet privati ed effettuare viaggi sospetti a Las Vegas.
Lo scorso Ottobre, a fronte di prove schiaccianti, Horowitz ha quindi ammesso la condotta illecita e si è dichiarato colpevole di aver architettato e perpetrato lo schema Ponzi a danno dei suoi clienti.
La sentenza lo ha dunque condannato a 20 anni di carcere ed alla restituzione di più di 230 milioni di dollari ai suoi frodati. In passato, l’attore aveva recitato in una dozzina di film a basso budget, tra cui “Trespassers” e “The White Crow”, ed anche in un ruolo minore nel film “Fury” interpretato da Brad Pitt.
Ma più che per le sue interpretazioni sul grande schermo, ora rischia di essere ricordato nella storia del cinema come il “Bernie Madoff di Hollywood”.