Un’immagine che definire superba sarebbe riduttivo. Questa e tante altre sono le possibilità che il nuovo, mega telescopio Ixpe della NASA ha da regalarci. Meraviglie dello spazio profondo che fino ad oggi eravamo in grado solo di immaginare.
Definire spettacolare l’immagine giunta dal mega telescopio Ixpe sarebbe riduttivo. Probabilmente ci troviamo di fronte a qualcosa di mai visto prima e che, almeno fino ad oggi, abbiamo solo immaginato grazie alla ricerca di studiosi e addetti ai lavori. Anzitutto dobbiamo ringraziare il mega telescopio Ixpe, creato grazie alla collaborazione italiana tra ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e NASA. Insieme alla ASI è sceso in campo l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Un telescopio frutto della collaborazione dei due paesi alleati nella corsa allo spazio, creato per scoprire, studiare ed analizzare gli avvenimenti più “estremi” dell’universo. Ed è proprio da questa categoria che emergono le immagini catturate da Ixpe, che ha puntato le sue meravigliose lenti in direzione di Cassiopea A, oggetto celeste costituito dai resti di quella che era una stella esplosa ormai più di trecento anni fa, nel XVII secolo.
Un’immagine che va al di là di ogni teoria: ecco la stella esplosa nel XVII secolo
La missione, iniziata nel dicembre 2021, vede ora il telescopio Ixpe pienamente funzionante grazie alla fase di test iniziale, che ha calibrato e reso operativi i suoi tre telescopi. Si tratta realmente di uno strumento unico nel suo genere, in grado di analizzare ciò che lo spazio ha da offrire come mai nessuno prima d’ora. La vista a raggi X di cui è dotato permette di osservare la nube luminosa che si è formata dopo l’esplosione. Le onde d’urto hanno spazzato via il gas circostante, aumentando la temperatura ed accelerando le particelle. Ed ecco il risultato: una nuvola che appare luminosissima proprio grazie alla vista a raggi X di Ixpe.
“L’immagine di Cassiopea A catturata da Ixpe è storica quanto l’immagine dello stesso resto di supernova ripresa da Chandra“, ha dichiarato il responsabile scientifico di Ixpe, Martin C. Weisskopf, del Marshall Space Flight Center della Nasa. “Dimostra – ha aggiunto – la capacità di Ixpe di ottenere informazioni mai viste prima su Cassiopea A“. Per Imma Donnarumma, responsabile scientifica del progetto per l’Asi, “le osservazioni di Ixpe di Cassiopea A evidenziano le capacità uniche dei polarimetri a bordo dell’Ixpe e aprono una nuova finestra sull’Universo a raggi X“.