Nell’ultima versione del sistema operativo Apple macOS Monterrey, alcuni utenti hanno rilevato un alert di attività sospetta della funzione microfono dopo aver utilizzato Zoom, che si mantiene in uso anche a seguito dell’interruzione delle conversazioni audio e delle video chiamate. La società corre ai ripari con un nuovo aggiornamento.
Non solo microfono attivo anche dopo aver interrotto una conversazione, ma addirittura in modalità di registrazione: è questo l’ultimo bug che sembrerebbe aver colpito il colosso di servizi di teleconferenze di San Jose in California, Zoom, tra le piattaforme di collaborazione mobile e da remoto più utilizzate al mondo.
Grazie ad una nuova funzione di rilevamento delle attività in background introdotta da Apple con il sistema operativo macOS Monterrey, in grado di mostrare visivamente sulla barra del menù se un’applicazione accede al microfono oppure alla video-fotocamera, alcuni utenti hanno notato il permanere dell’indicatore arancione, riferito proprio al microfono in uso, anche dopo aver concluso chiamate e videoconferenze su Zoom.
Non è la prima volta che la compagnia riscontra bugs nel suo sistema: solo lo scorso mese, infatti, Natalie Silvanovich del Project Zero di Google aveva individuato vulnerabilità definite “a zero click”, ovvero potenzialmente sfruttabili da malintenzionati senza necessità che il malcapitato interagisse in alcun modo con il client di Zoom, relative alla crittografia delle conversazioni tra gli utenti.
Per fortuna, gli ingegneri, i tecnici e i responsabili della sicurezza di Zoom hanno sempre prontamente scovato e risolto le criticità emerse e dunque potuto continuare a garantire la privacy per gli oltre 45 miliardi di minuti di webinar che ogni anno vengono effettuati all’interno della sua infrastruttura. E in questo caso? Vediamo come hanno reagito.
Le mosse di Zoom a seguito delle prime segnalazioni
Com’era prevedibile, le segnalazioni non si sono fatte attendere: molti utenti, infatti, dopo aver notato l’anomalia ed averla riportata alla società e discussa sul web, hanno condotto i programmatori di Zoom al tempestivo rilascio di un nuovo aggiornamento per il Mac, che porta il client alla versione 5.9.1 (3506).
Eppure, molti utenti continuano a riscontrare l’inconveniente anche dopo l’upgrade. Per questo motivo, tramite un comunicato ufficiale, la società ha reso noto di essere al lavoro per garantire al più presto il rilascio di una nuova versione in grado di risolvere il bug definitivamente per tutti.
E nel frattempo? L’ideale è premurarsi di interrompere completamente qualsiasi attività relativa a Zoom dopo averlo utilizzato, uscendo completamento dal client ed evitando di lasciarlo in “standby” in background in attesa di un nuovo utilizzo.
Avete riscontrato anche voi lo stesso bug? Segnalateci la vostra esperienza nei commenti.