Nel 1945 la bomba atomica sganciata su Hiroshima ha raso al suolo l’intera città e ucciso milioni di persone. A distanza di tanti decenni, un pericolo di esplosione nucleare non sembra essere verosimile, per fortuna, ma le tensioni che si stanno verificando in Ucraina hanno fatto sì che tornasse di moda NukeMap.
NukeMap è un’applicazione sviluppata 10 anni fa da Alex Wellerstein, storico della scienza e delle armi nucleari, che simula scientificamente lo sgancio di ordigni nucleari in qualunque posto decidiamo di “sperimentare” il finto scoppio.
Ecco allora che, a chi si domanda cosa sarebbe successo se la bomba sganciata su Hiroshima fosse stata gettata su Milano, la web app NukeMap dà una risposta il più esauriente possibile.
NukeMap, gioco o simulatore?
Anche se il pericolo di un attacco nucleare non sembra essere troppo verosimile, è comunque vero che le tensioni che si stanno verificando tra Kiev e Mosca, e con tutti i fatti riguardanti le armi e le guerre che si stanno verificando in tutto il mondo, l’app sta tornando velocemente in auge grazie all’uso da parte di cittadini spaventati.
Apparentemente, NukeMap è una specie di gioco. Ma in realtà è un vero e proprio simulatore, che Wallerstein ha costruito dando fondo a tutte le sue conoscenze sugli ordigni, i loro effetti a breve termine, la demografia globale. Insomma tutti elementi che, inseriti nel gioco, permettono di simulare in maniera estremamente precisa gli eventuali effetti di una esplosione nucleare.
Ad esempio, si può tentare di simulare gli effetti che una bomba nucleare potrebbe avere su una area con al centro il Duomo di Milano: scelto il luogo attraverso Google Maps, si scelgono i kilotoni da “attribuire” alla bomba (virtuale) oppure simulare lo sgancio di una bomba già utilizzata in passato.
Una volta inseriti tutti i dati di cui si ha bisogno, o comunque di cui si ha curiosità di saperne di più (come ad esempio il numero di morti che lo scoppio causerebbe), attraverso NukeMap cliccando sull’opzione “Detonate” si verificherebbe la detonazione virtuale programmata con una stima piuttosto realistica dei danni causati.
Ad esempio, la bomba da 15 kilotoni lanciata su Hiroshima, lanciata sul Duomo di Milano, provocherebbe la morte di oltre 80 mila persone e ne ferirebbe circa 213 mila. Il centro della città cesserebbe di esistere ed i sopravvissuti riporterebbero ustioni di terzo grado fino all’estrema periferia cittadina.
Effetto similare per la Fat Man di Nagasaki, che causerebbe la morte di oltre 87 mila persone e il ferimento di circa 217 mila persone, con effetti fino a Corvetto. Infine, simulando una detonazione con la russa Bomba Zar, la più potente che sia mai stata testata su NukeMap, si avrebbero 2,8 milioni di morti e 2 milioni di feriti, e gli effetti arriverebbero anche fino a Piacenza.