Intel ha prodotto un booster incredibile per quanto riguarda il mining delle criptovalute, e dato che crediamo possa essere un vero e proprio prodotto incredibile, scoprire in che maniera siano riusciti a realizzarlo potrebbe aiutarci più di quanto crediamo.
L’interesse di Intel nei confronti del mondo della blockchain è iniziato esattamente a gennaio, mese in cui sono stati scoperti sia l’ASIC Bonanza Mine che l’accordo con la startup del settore criptomining chiamata GRIID. Fino a quel momento, continuando, non avevamo avuto nessuna informazione, ma ora sembra che ce ne siano a valanghe.
Non a caso Raja Koduri, il General Manager dell’Accelerated Computing Systems and Graphics Group, ha pubblicato un post dove ha confermato che la società vuole “contribuire allo sviluppo delle tecnologie basate sulla blockchain con una roadmap di acceleratori efficienti dal punto di vista energetico. La casa di Santa Clara si impegnerà e promuoverà un ecosistema blockchain aperto e sicuro e aiuterà a far progredire questa tecnologia in modo responsabile e sostenibile“.
Cosa ha in mente Intel?
Il direttore, come ha anche dichiarato, si è dimostrato abbastanza “consapevole del fatto che alcune blockchain richiedono un’enorme quantità di potenza di calcolo, che purtroppo si traduce in un’immensa quantità di energia“, motivo per cui la compagnia vorrebbe assicurare il miglior rapporto raggiungibile tra prestazioni e consumi.
È stato pure accertato che questo nuovo acceleratore per la blockchain sarà realizzato proprio quest’anno: “Abbiamo rapporti diretti con i clienti che condividono i nostri obiettivi di sostenibilità. Argo Blockchain, BLOCK (precedentemente nota come Square) e GRIID Infrastructure sono tra i nostri primi clienti per questo prodotto in arrivo“.
E oltre ad affermare che la produzione del chip non cambierà in alcun modo la tappa successiva per quanto riguarda la progettazione dei processori o di altri componenti, viene detto anche questo: “Intel Labs ha dedicato decenni di ricerca alla crittografia, alle tecniche di hashing e ai circuiti a bassissima tensione. Ci aspettiamo che le nostre innovazioni costituiscano un acceleratore con prestazioni per watt più di 1000 volte migliori rispetto alle GPU tradizionali per il mining basato su SHA-256“.
La società, per concludere, pare che avrebbe intenzione di incontrare l’ISSCC, acronimo di International Solid State Circuit Conference, per poter avere un confronto diretto con degli esperti del settore ed ottenere maggiori informazioni sulle GPU nel mining basato su SHA-256. Ma, all’infuori di quello che abbiamo appena detto, sembra che abbia già avuto in mente di utilizzare un nuovo Custom Computer Group per sostenere le nuove innovazioni e migliorare la divisione Accelerated Computing Systems and Graphics.