Sarà la Lockheed Martin a costruire per la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, il Mav, acronimo di Mars Ascent Vehicle. Come riferisce l’agenzia Ansa si tratta di “un razzo piccolo e leggero” che permetterà di portare sulla Terra le prime rocce e i primi sedimenti, provenienti appunto dal pianeta rosso.
Il Mav sarà di fatto il primo missile che verrà lanciato da un altro pianeta verso il nostro, e rappresenta senza dubbio un elemento cruciale della campagna marziana in corso. “Questa iniziativa rivoluzionaria – sono le parole di Bill Nelson, l’amministratore della NASA – è destinata a ispirare il mondo, è la prima missione robotica di andata e ritorno per recuperare un campione da un altro pianeta, un passo significativo che alla fine aiuterà a inviare i primi astronauti su Marte. L’investimento americano – ha proseguito l’ad dell’agenzia a stelle e strisce – nel nostro programma Mars Sample Return soddisferà un obiettivo prioritario della scienza planetaria e dimostrerà il nostro impegno per le partnership globali, assicurando che la NASA rimanga un leader nell’esplorazione e nella scoperta”.
ALLA LOCKHEED LA COSTRUZIONE DEL MAV DI MARTE: ECCO LA SUA MISSIONE
A portare il Mav sul pianeta marziano sarà l’SRL, il Sample Retrieval Lander della NASA, altro elemento fondamentale della campagna, facendolo atterrare vicino o direttamente nel cratere Jezero, per poi raccogliere i campioni precedente prelevati da Perseverance. Ma come funzionerà il lancio verso la Terra? “Una volta raggiunta l’orbita di Marte – spiega la Nasa – il container verrà catturato da un veicolo spaziale Earth Return Orbiter dell’ESA (l’agenzia spaziale europea) equipaggiato con il carico utile del sistema di cattura, contenimento e ritorno della NASA. Il veicolo spaziale porterà i campioni sulla Terra in modo sicuro e protetto tra l’inizio e la metà degli anni ’30”.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza presso la sede centrale della NASA a Washington, ha aggiunto: “L’impegno per il Mars Ascent Vehicle rappresenta un passo iniziale e concreto per definire i dettagli di questo ambizioso progetto non solo per atterrare su Marte, ma anche per decollare. Ci stiamo avvicinando alla fine della fase concettuale per questa missione Mars Sample Return e i pezzi si stanno unendo per portare a casa i primi campioni da un altro pianeta. Una volta sulla Terra, possono essere studiati da strumenti all’avanguardia troppo complessi per essere trasportati nello spazio”. Non sarà affatto facile realizzare un Mav, che dovrà essere robusto per operare in un ambiente ostile come quello marziano, e nel contempo, dovrà essere anche abbastanza adattabile per poter funzionare con più veicoli spaziali. Inoltre dovrà avere delle dimensioni contenute. Il lancio verso Marte è previsto non prima del 2026.