Come vi abbiamo già scritto giorni fa, c’è un razzo che sembrerebbe destinato a schiantarsi verso la Luna. Stiamo parlando precisamente del Falcon9, “missile” a firma SpaceX, l’agenzia spaziale di proprietà del miliardario Elon Musk.
A confermare la collisione del razzo con il nostro satellite è stato l’Istituto nazionale di astrofisica, che nelle scorse ore ha condiviso le immagini dell’ultimo stadio del missile di SpaceX, destinato alla Luna. Nel filmato, che trovate in questa pagina, si nota appunto il “pezzo” del razzo, chiaramente on in qualità eccelsa, pronto ad impattare con il satellite entro il prossimo 4 marzo 2022, fra meno di un mese.
FALCON 9 VERSO LA LUNA: ECCO LE SPETTACOLARI IMMAGINI DEL RAZZO
La rilevazione, come scrive Hdblog.it, è avvenuta presso il Parco astronomico di Loiano, in provincia di Bologna (siamo in Emilia Romagna), e in seguito è stata trasmessa al Minor Planet Center degli Stati Uniti, che attraverso il programma Near-Earth Object Observations della NASA, l’agenzia spaziale Usa, fornisce dati e misurazioni su satelliti naturali irregolari, piccoli pianeti e comete. Ad effettuare la rilevazione sono stati due geni del nostro Paese, leggasi Albino Carbognani e Roberto Gualandi, attraverso l’ausilio di Cassini, un telescopio dotato di uno specchio primario di ben 152 centimetri, il secondo in Italia in quanto a dimensioni. Il razzo si trova nell’orbita caotica translunare da ben 7 anni, precisamente dal 2015, ed è, come detto sopra, il secondo stadio del razzo Falcon 9, che aveva lanciato nello spazio il satellite meteorologico Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), un bel “pezzone” da alcune tonnellate di peso, quindi non proprio un mattoncino della Lego.
Tornando al video di cui sopra, si vede un’immagine che mostra il frammento in rotta di avvicinamento ad una distanza di circa 190mila chilometri dalla nostra Terra. Il peso a secco è di 3 tonnellate, e le dimensioni sono di 14 metri per 3.66 di diametro. Attorno alle ore 20:40 di ieri sera, come riferito dall’Inaf, si è avuta l’ultima occasione per poterlo vedere da vicino, il cosiddetto “ultimo flyby”, visto che lo stesso razzo si è rimesso in traiettoria verso la Luna per la sua ultima parte del viaggio prima dello schianto che avverrà ad una velocità di 2,58km/s, pari a 9.288km/h. “Dopo il perigeo – ha detto Carbognani – il razzo sarà visibile solo nel periodo diurno, quando non è più possibile usare il telescopio”. E ancora: “Se martedì 8 febbraio il meteo continuerà a favorirci (e grazie alla distanza minima di 40mila km) si tenterà una misura delle armoniche di tumbling [la rotazione del detrito, ndr] e della curva di luce”.