La DHL, una delle compagnie di spedizione più famose al mondo, ha deciso di automatizzarsi ancor di più di quanto non lo sia già, acquistando dei robot super intelligenti.
Del resto, da quando è scoppiata la pandemia di covid, dal febbraio 2020 ad oggi, gli acquisti online sono divenuti sempre più frequenti, e di conseguenza le grandi aziende di spedizione come appunto la DHL, hanno visto aumentare notevolmente il proprio carico di lavoro. E così che il settore è stato aiutato notevolmente da robot moderni, e in tale settore si inseriscono le “diavolerie” della Boston Dynamics, una delle aziende leader di questo mercato notevolmente redditizio soprattutto per quanto riguarda la logistica.
Da tempo ha infatti introdotto dei robot intelligenti in grado di trasportare, ma anche caricare e spostare materiali, anche molto pesanti. Con il passare degli anni l’azienda si è voluta, tenendosi al passo con i tempi, fino ad arrivare alla cessione a giugno 2021 alla Hyundai Motors. L’ultimo robot realizzato è Stretch, che deriva dal precedente Handle, e che stando al marchio stesso, è stato pensato per rivoluzionare il settore della logistica. La DHL ha subito fiutato il colpo ed ha così deciso di siglare un contratto dal valore di ben 15 milioni di euro, per una flotta di robot intelligenti che verranno utilizzati nei prossimi 3 anni in vari magazzini della multinazionale, dislocati nel nord dell’America. Il compito degli stessi robot sarà quello di scaricare i camion, di conseguenza, quando arriveranno carichi pesanti e particolarmente ingombranti, ci penserà appunto il robot a fare il “lavoro sporco” e a sostituire l’uomo.
Ma come è fatto Stretch? E’ dotato di una base omnidirezionale, come scrive Hdblog.it, che gli permette degli spostamenti rapidi nei magazzini, passando così da una banchina di carico all’altra, ma anche di sostare nel vano di scarico di un camion per appunto effettuare le operazioni per cui è stato realizzato. E’ dotato di un braccio che ha sette gradi di libertà nonché una serie di ventole che gli permettono di afferrare e spostare delle scatole fino ad un peso massimo di 23 chilogrammi. Infine, sono presente telecamere e vari sensori che permettono l’identificazione dei pacchi, sfruttando una speciale tecnologia di computer vision oltre che l’intelligenza artificiale. Ovviamente Stretch è un veicolo green, in quanto funziona a batteria, e può lavorare senza sosta per otto ore consecutive prima di finire poi sotto ricarica, in attesa poi di un nuovo turno di lavoro. “Uno degli aspetti che rende decisamente interessante questo robot, tuttavia – scrive ancora Hdblog.it – è la sua estrema flessibilità: Stretch, infatti, è in grado di essere operativo da subito in ambienti lavorativi in cui non siano previsti scenari o percorsi studiati appositamente per macchine automatizzate”.
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